La materna «Umberto I» inaugura la scuola a impatto ambientale zero

APPENA ULTIMATI. I lavori alla scuola materna «Umberto I»
APPENA ULTIMATI. I lavori alla scuola materna «Umberto I»
 
CAMPOSAMPIERO.
Sarà la prima scuola del camposampierese realizzata secondo criteri di risparmio, autosufficienza energetica e compatibilità ambientale. La materna Umberto I, attiva dal 1911 e risalente al 1904, riaprirà i battenti lunedì per il nuovo anno scolastico completamente rinnovata. In meno di 50 giorni lavorativi, sfruttando al massimo il periodo delle vacanze, sono stati installati impianto termoidraulico, fotovoltaico ed elettrico, tutti a basso consumo.  La ditta capofila dei lavori, Lucato srl di Camposampiero, ha aperto il cantiere a inizio luglio e consegnato l'opera in questi giorni, pronta per ospitare i 230 bambini (il 40% stranieri), suddivisi in 9 sezioni tra piccoli, medi e grandi.  «Una vera impresa sia come tempi che come investimento: 500 mila - conferma Walter Gumirato, membro dell'associazione genitori per la gestione, proprietaria dell'ala storica dell'edificio - Abbiamo pensato e quindi realizzato una scuola che sarà moderna almeno per i prossimi trent'anni».  L'impianto fotovoltaico produrrà energia per tutto l'edificio compresa la parte di recente costruzione, di proprietà del Comune che, per la materna, ha previsto un contributo di 5 mila euro annui per 15 anni. «L'efficienza energetica - spiegano i tecnici della Lucato - è stata ulteriormente migliorata installando una centrale termica che, abbinata al nuovo impianto radiante a soffitto e alla cappottatura coibentante interna, consentirà di abbattere i costi energetici del 40%».  L'impianto elettrico è dotato di sensori di presenza e di grado di illuminazione: niente interruttori, le luci si accenderanno solo quando è necessario. «Finanzieremo l'investimento con un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio del Veneto pari a 150 mila euro, in parte con donazioni e fondi (50 mila) e per i restanti 300 mila con un mutuo da cui rientreremo grazie al risparmio energetico dei prossimi anni; non abbiamo aumentato le rette di un euro» assicura Gumirato.

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