La morte di Fortunato Rao, il cordoglio delle istituzioni

Il governatore Zaia: "Lascia un grande vuoto nella squadra della sanità veneta". Coletto: "Ci mancherà molto"
Fortunato Rao
Fortunato Rao
Zaia: "Perdiamo un ottimo manager".
"Perdiamo un ottimo manager ed una brava persona. Prima di tutto il mio pensiero ed il mio cordoglio vanno alla famiglia di Fortunato Rao, che lascia un grande vuoto nella squadra della sanità veneta e nel cuore dei tanti che lo hanno stimato ed apprezzato". Con queste parole, il presidente del Veneto Luca Zaia esprime il suo dolore, e quello dell'intera giunta regionale, per la morte del direttore generale dell’Ulss 16 Fortunato Rao. "Con equilibrio e sapienza – aggiunge Zaia – Rao ha gestito un lungo e proficuo periodo di crescita della più grande Ulss del Veneto, contribuendo con il suo lavoro alla nascita ed allo sviluppo di moltissime eccellenze sul territorio ed all’affermazione, tra queste, dell’Ospedale Sant’Antonio, oggi uno dei più qualitativi del Veneto".


Coletto: "Di lui ci mancheranno molte cose".
"Di Fortunato Rao mi mancheranno molte cose: le capacità professionali, l’onestà intellettuale, il tratto gentile, l’equilibrio nel trattare i tanti problemi che si pongono quotidianamente nella gestione della sanità”. Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ricorda il direttore generale dell’Ulss 16. "In questo anno e mezzo nel quale ho avuto la fortuna di avere Rao come interlocutore, sia per le questioni padovane, sia in seno al coordinamento dei direttori generali – aggiunge Coletto – ho sempre trovato disponibilità, competenza e massima sensibilità nel porre sempre e comunque al centro del suo agire l’interesse dei pazienti, della gente da curare. Una dote importante, che sapeva anche coniugare con la necessità di prendere decisioni incisive nella sua veste di manager"


Destro: "Profonda tristezza"
. "Apprendo con profonda tristezza la notizia della prematura morte dell'amico Fortunato Rao e mi sento vicina alla sua bellissima famiglia - il messaggio della parlamentare padovana del Pdl Giustina Destro - Padova perde un uomo rispettoso delle istituzioni, un militante della solidarietà espressa anche attraverso la dedizione al lavoro e la serietà nell'amministrare la cosa pubblica. Rao lascia un esempio concreto di come coniugare l'impegno per il sociale con la buona gestione manageriale pubblica. Il suo talento espresso in modo eccellente, sia in Comune che in Regione che nella Sanità padovana, è stato al servizio del bene comune e agli aspetti tecnici Rao ha sempre saputo coniugare una grande umanità. Egli è stato un artefice del successo della sanità padovana e delle scelte che negli ultimi decenni l'hanno resa un esempio da seguire. Padova oggi ha perso un grande professionista e soprattutto un uomo di cuore".


De Poli: "Un uomo generoso".
"Se ne va un uomo generoso, un dirigente capace e onesto. Esprimo la mia vicinanza ai familiari di Rao, un uomo sensibile e sempre attento ai bisogni delle persone". Con queste parole il deputato padovano dell’Unione di centro Antonio De Poli esprime il proprio cordoglio alla famiglia di Fortunato Rao. "Ciò che è significativo – sottolinea De Poli – è il fatto che Rao sia stato un uomo unanimemente apprezzato. Se ne va un uomo che ha lavorato con passione tutta la vita, fino all’ultimo. La città di Padova perde un dirigente esemplare e abbiamo tutti il dovere di guardare alla sua carriera amministrativa con rispetto e gratitudine per tutto ciò che ci ha insegnato. Di Rao non possiamo dimenticare la sua attenzione e sensibilità ai problemi del sociale. Ci lascia un vuoto incolmabile".


Ruffato: "Un amico vero".
"Con la scomparsa del  dottor Fortunato Rao, direttore generale dell'Ulss 16, la sanità veneta - e in particolare quella padovana - perde un grande uomo e un vero amministratore". Con tristezza per la perdita di "un  amico vero", di un "amministratore attento, sempre  disponibile verso tutti", Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale del Veneto, esprime a nome di tutti i componenti dell'assemblea legislativa del Veneto vicinanza e cordoglio alla moglie Marta e ai tre figli. "Fortunato, a cui mi legava un rapporto di lunga

conoscenza e di solida amicizia - ricorda Ruffato - ha sempre dato prova nella sua lunga esperienza di uomo della pubblica amministrazione di grande competenza, di profondo attaccamento alle istituzioni e di autentico rispetto verso tutti. Un vero professionista, molto

affidabile, ligio ai suoi doveri, attento a far funzionare le istituzioni al meglio per dare risposte

vere ai cittadini. La sua esperienza, il suo equilibrio, la sua capacità di mediare e, al tempo stesso, di progettare in grande ci mancheranno molto, soprattutto in questa delicata stagione della sanità padovana impegnata a riorganizzare modello, servizi e sedi e a impostare la difficile sfida del nuovo ospedale".


Cortellazzo: "Un uomo del fare".
"Ci ha lasciato un uomo del fare. Un ottimo dirigente e una bella persona, che si rapportava sempre con grande sobrietà ai colleghi e alle Istituzioni". Così Piergiorgio Cortelazzo, vicepresidente del Pdl in consiglio regionale, ricorda Fortunato Rao, direttore generale dell'Usl 16. "Ai familiari va tutto il mio cordoglio. Di sicuro, ha lasciato un grande vuoto sia umano che professionale".


Lazzarini: "Persona con la P maiuscola".
"Una Persona con la P maiuscola, prima che un grande uomo e professionista. La scomparsa del dottor Rao, per me un amico da tempo, mi lascia costernata e addolorata". Il consigliere segretario della Commissione sanità e sociale a palazzo Ferro Fini, Arianna Lazzarini, interviene sulla scomparsa avvenuta ieri sera del direttore generale dell'Usl 16 di Padova. "Fin dai tempi del mio assessorato in Provincia - prosegue la consigliera leghista - abbiamo collaborato in numerosi progetti: Rao era un professionista che guardava prima ai pazienti e ai servizi ai cittadini e solo dopo ai ruoli e alle formalità. Anche adesso, nel mio mandato in Regione, abbiamo mantenuto un rapporto di collaborazione su diversi progetti, per dare una risposta a chiunque avesse una necessità. La sua scomparsa è una enorme perdita per l'Ulss 16. Il mio pensiero va in primis alla famiglia, e quindi a tutti i medici e al personale dell'azienda sanitaria cui mancherà un punto di riferimento com'è stato il dottor Rao in tutti questi anni".


Ivo Rossi: "Era un servitore civile".
"Con Fortunato Rao se n’è andato non solo un amico, con cui abbiamo condiviso almeno tre decenni, se n’è andata una figura limpida di “servitore civile”, di persona dedicata alla pubblica amministrazione, al servizio della comunità. Sempre disponibile, sempre pronto alla ricerca delle soluzioni. Mai arrogante, mai ha fatto sentire il peso del ruolo. Si comportava allo stesso modo, con la medesima disponibilità indipendentemente dal rango degli interlocutori. In una stagione in cui i servitori civili sembrano più dediti a se stessi che agli altri, Fortunato lascia un ricordo indelebile ed uno stile esemplare che non può perdersi con la sua scomparsa". E' il ricordo del vicesindaco Ivo Rossi. "Quella passione verso il lavoro, la dedizione e l’impegno diuturno forse hanno contribuito a fiaccarne le energie, ma per lui sarebbe stato impossibile agire diversamente. Caro Fortunato, ti porteremo nel cuore, serberemo con noi la tua amicizia, la tua gentilezza, ma soprattutto il tuo esempio".


Degani: "Lascia un grande vuoto".
"Fortunato Rao era un uomo di rara professionalità e umanità. Disponibile, cordiale, mai sopra le righe, ha condotto la sanità padovana ai livelli di eccellenza che da più parti ci sono riconosciuti. È stato un manager che ha fatto di necessità virtù garantendo servizi di alto livello con una politica di efficienza e riduzione degli sprechi". Sono le parole della presidente della Provincia Barbara Degani. "Come Provincia – ha aggiunto - avevamo avviato insieme all’Ulss 16 e a Rao diversi progetti. Ricordo in particolare il suo impegno nella trattativa sull’ex ospedale psichiatrico di via dei Colli a Brusegana. L’intesa per la vendita alla Regione è stata chiusa dopo trent’anni di cause legali anche grazie al tenace lavoro di Rao. Ma la sua presenza non passava mai inosservata nemmeno per le iniziative sociali e di promozionale alla salute. In tempo di vaccini, era sempre il primo a dare l’esempio. Rao era dotato di grande sensibilità perché ha sempre lavorato in campo sociale e sapeva applicare questa sua dote anche in un compito spesso difficile come quello richiesto ad un direttore generale". La presidente Degani ha infine sottolineato come "la prematura scomparsa di Rao lascia un grande vuoto, ma anche una consolidata eredità che in futuro saprà ancora dare grandi frutti alla sanità padovana. La Provincia si stringe attorno alla famiglia in questo momento di dolore".


Piron: "Fortunato grazie di cuore".
"Caro Fortunato vorremmo lasciarti con saluto sincero, con un abbraccio fraterno ed un grazie di cuore per aver creduto sempre nei giovani, per aver creduto che i giovani avrebbero fatto molto bene al comune attraverso l’obiezione di coscienza ed il servizio civile di cui sei stato uno degli iniziatori. Questi giovani oggi sono ancora tra noi, riempiono i nostri giorni con il loro servizio agli anziani non autosufficienti, ai minori in difficoltà, alle persone sole" è un passaggio del lungo messaggio che l'assessore alle politiche giovanili Claudio Piron ha scritto per la scomparsa di Rao.


Zanonato e Verlato: "Una grande perdita".
"Con l'Ulss16 diretta dal dottor Fortunato Rao il Comune di Padova, che lo aveva visto come dirigente appassionato e capace del settore Servizi Sociali, ha sempre collaborato in stretto rapporto al fine di realizzare al meglio l’assistenza ai minori, alle famiglie, agli anziani, alle persone con disabilità. Abbiamo sempre apprezzato l’impegno del dr. Rao nel dirigere con competenza e grande passione l’ULSS 16, la più grande ed importante del Veneto. In periodi di incertezza e di riduzione dei contributi statali ha sempre indicato e saputo trovare comunque soluzioni innovative per migliorare la continuità assistenziale ospedale-territorio, l’assistenza domiciliare, percorsi di autonomia per disabili e favorendo la sinergia tra l’ambito sociale e quello sanitario. Ci mancherà Fortunato, e sarà molto difficile sostituirlo, ma riteniamo che il suo stile e il frutto del suo lavoro saranno da esempio per tutti, anche per il futuro" è il messaggio diffuso dal sindaco Flavio Zanonato e dall'assessore ai servizi sociali Fabio Verlato.
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