La morte di Francesco parenti increduli

Sarà fissata nelle prossime ore l'autopsia sul corpo di Francesco Hornbostel, il ventisettenne mancato improvvisamente domenica, quando il compagno della mamma l’ha trovato priva di vita nel suo letto. Bisognerà accertare le cause della morte del giovane, che andato a dormire all’una e mezza della sera precedente non si è più svegliato. «Mio nipote aveva sofferto d’asma da piccolo, adesso gli era un po’ passata, anche se girava sempre con il Ventolin», ricorda ancora molto scosso lo zio Bruno Battalliard, che ieri alla notizia della tragedia è corso nella casa di via Lucca per stringersi alla sorella Laura, la mamma del ventisettenne, e all'altra nipote, Giulia. «A parte questo Francesco stava bene, era sano, ora bisognerà capire cos’è successo. Non sappiamo se si sia trattato di un attacco d’asma, non ci hanno detto niente. Aspettiamo l'autopsia». Il funerale del ragazzo, di cui non è ancora stato fissato il giorno, si celebrerà nella chiesa del quartiere dove abitava, la Sacra Famiglia. Qui Francesco era molto attivo, soprattutto nella politica: insieme al suo migliore amico Julien Mileschi faceva parte del circolo del Partito Democratico del quartiere. «Sono sconvolta, non riesco ancora a credere che sia vero», ha detto Paola Lincetto, esponente del Pd, che ben conosceva il giovane. «Francesco era un bravissimo ragazzo, uno che si è sempre dato fare, nonostante ultimamente stesse a Padova in periodi non fissi». Il ventisettenne infatti dopo la laurea in Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, aveva trovato da un paio d'anni lavoro alla società di consulenze Kpmg, nella sede di Verona. E ultimamente il lavoro l’aveva portato a stare a Milano. «Tornava il fine settimana. Era una persona molto tranquilla, ma soprattutto molto valida». Tantissimi i messaggi di cordoglio sul web.
Alice Ferretti
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