La morte di Tommaso, il ricordo del papà: «Aveva scelto Londra per realizzare i sogni»

SANT’URBANO. «La vera passione di Tommy? Era vivere!». Papà Alessandro non sa usare altre espressioni per raccontare il figlio, che aveva soltanto ventun anni, diplomato in ragioneria all’Atestino di Este e poi subito volato oltremanica, alla ricerca di soddisfazioni e affermazioni.
«Dopo il diploma aveva deciso di partire per Londra per cercare di realizzare un sogno che covava da tempo» ricorda il padre con orgoglio «È partito da solo, senza conoscenti, con grande determinazione e coraggio. In poco tempo ha trovato un lavoro, il classico impiego che i giovani trovano una volta arrivati in Inghilterra». Tommy si è impegnato come barista in alcuni locali, finendo poi per lavorare a Londa – sempre come bartender – per la Frankie & Benny’s, una catena molto conosciuta e apprezzata che concilia cucina americana e italiana. «Doveva essere un’occupazione temporanea, in attesa di altro, e invece Tommaso si è abituato e affezionato a quel mondo e a quel settore» continua papà Alessandro «tanto che aveva già pronti alcuni curricula da distribuire in altri posti rinomati della città». Londra, però, era solo una prima meta: «Per l’estate aveva intenzione di andare a Barcellona, a lavorare e imparare lo spagnolo. Riteneva fondamentale conoscere le lingue e il mondo».
Il ragazzo era ritornato in Italia sabato scorso, per una breve vacanza di una settimanain famiglia: «Sarebbe ripartito lunedì» ricorda il padre «Mercoledì, prima di uscire, mi ha detto che andava in discoteca ma mi ha anche assicurato che sarebbe tornato in tempo per partire con me, alle 6 di mattina , alla volta di Milano. Avevo un impegno di lavoro e volevamo passare la giornata insieme». Solo quel maledetto incidente ha impedito al ragazzo di mantenere fede alla promessa. Nella pagina Facebook del ventunenne si vedono foto e video di questi giorni passati in spensieratezza nella sua terra natale: le serate a Este, le feste di compleanno, quelle in discoteca. Mercoledì sera ha partecipato ad una festa universitaria a Padova. «Non ci credo, non può essere vero, ti ho visto ieri sera» ricorda incredulo l’amico Andrea nel social network «Appena mi hai visto mi hai abbracciato dopo tempo che non ci vedevamo: eri lì con me, dovevamo vederci sabato per festeggiare, dovevamo andare a mangiare fuori. Non ho parole».
I messaggi di cordoglio e le foto si mischiano a quelli lasciati dallo stesso Tommy, a cui piaceva raccontare la sua esperienza londinese – tra viottoli scuri, birre in amicizia, serate in locali di tendenza ed esibizioni di bartending – senza rinnegare le proprie radici italiane: «Soliti italiani all’estero con la dieta tipica veneta», aveva scritto solo qualche settimana fa mostrando ironicamente vino e tortellini freschi. Non è ancora chiaro quando sarà possibile dare l’addio al giovane: difficilmente il via libera dell’autorità giudiziaria, che potrebbe richiedere l’autopsia sulla salma, arriverà entro fine settimana.
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