La nuova legge sui buoni pasto non piace l’ira dei baristi

Entreranno in vigore il 9 settembre le nuove regole sull’utilizzo dei buoni pasto e i baristi sono già sul piede di guerra.«Non bastava», dichiara Matteo Toniolo, dirigente dell’associazione...
Entreranno in vigore il 9 settembre le nuove regole sull’utilizzo dei buoni pasto e i baristi sono già sul piede di guerra.


«Non bastava», dichiara Matteo Toniolo, dirigente dell’associazione provinciale pubblici esercizi (Appe) con delega ai buoni pasto, «il continuo aumento delle commissioni a nostro carico: ora anche queste novità legislative che ci mettono in ginocchio». Il riferimento è, in particolare, all’abolizione del divieto di cumulabilità dei buoni e all’aumento dei punti in cui si possono “spendere” i ticket, con l’introduzione di agriturismi, ittiturismi, aziende agricole e industrie alimentari. «Lo snaturamento delle caratteristiche del buono pasto come rappresentativo del servizio sostitutivo di mensa» prosegue Toniolo, «è stato “certificato” dal Consiglio di Stato che, lo scorso febbraio, aveva emesso un parere sulla bozza di Decreto Ministeriale. Siamo arrivati al punto che, poiché vi era la prassi diffusa, seppure illegittima, di cumulare i buoni pasto, la stessa è stata legalizzata».


Secondo l’associazione degli esercenti, l’effetto distorsivo di queste nuove norme sarà immediato e dirompente.




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