La polizia chiude il Jamaican Club all'Arcella

A venti giorni da un primo controllo nel locale di Via Tunisi nessuna irregolarità era stata sanata. Esultano i residenti: in cento avevano presentato un esposto
VIA TUNISI La polizia ha chiuso il Jamaican Club
VIA TUNISI La polizia ha chiuso il Jamaican Club
PADOVA. Troppe irregolarità: la polizia ha posto sotto sequestro preventivo il Jamaican Club, contestato circolo di via Tunisi. A venti giorni dall'ultimo controllo gli agenti si sono accorti che la responsabile non aveva sanato alcuna situazione. E i residenti applaudono.


Il vicequestore aggiunto Maurizio Ferrara, della polizia amministrativa, ieri ha detto che i suoi uomini hanno «accertato una situazione assoluta di spregio alle regole». Da qui la decisione di informare il magistrato di turno Paola De Franceschi di voler procedere con un sequestro di iniziativa da parte della polizia giudiziaria.


Il pattuglione interforze, venerdì, ha fatto irruzione nel Jamaican Club all'una di notte, restandovi fino alle 5, quando è stata decisa la chiusura. All'interno c'erano circa quaranta persone, venti delle quali non avevano la tessera. Alla titolare, una nigeriana di 23 anni, è stato contestato il reato di apertura abusiva di locale pubblico. I vigili del fuoco hanno verificato che l'interno era arredato con pericoloso materiale infiammabile e che gli estintori erano scaduto da tempo.


Il controllo della polizia è avvenuto anche a seguito di un nuovo esposto con circa un centinaio di firme che i residenti avevano presentato contro il locale nei giorni scorsi. Residenti che ieri ha applaudito l'operato della polizia, sperando di aver ritrovato una nuova pace notturna.
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