La preside contestata «Vado in pensione»
SELVAZZANO. La contestata preside Maria Grazia Bollettin ha chiesto di andare in pensione. Sembra così avviarsi a soluzione la difficile situazione generale che si è creata nelle scuole che fanno capo all’Istituto comprensivo Selvazzano 1, ovvero la media Albinoni a Tencarola con sede staccata a Caselle, più le due elementari Don Angelo Bertolin e Benedetto Marcello.
È certa la richiesta effettuata dalla preside Maria Grazia Bollettin, domanda che, però, deve ancora essere accettata sia dall’Ufficio scolastico regionale sia dall’Inps di Padova. In tutti i casi la domanda di Bollettin di lasciare la scuola, dopo 41 anni e 10 mesi di servizio sia nelle scuole vicentine (Ic Montegalda) che in quelle padovane, annullerebbe lo sciopero già programmato per febbraio da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals dopo che la preside ha disdetto unilateralmente il contratto d’istituto. Questo perché la preside avrebbe la possibilità di andare in pensione già a fine gennaio oppure a fine febbraio. Nello stesso tempo terminerebbero le proteste in atto nelle scuole di Selvazzano sia da parte dei docenti, che del personale Ata e degli stessi genitori. Una dura presa di posizione contro la dirigente scolastica avvenne un anno fa e vide protagonista il vicepresidente del Consiglio d’Istituto, Giovanni Zanon. D’altronde la preside Bollettin non è nuova ai dissidi con i docenti, genitori e amministratori dei Comuni in cui è stata dirigente scolastica. Tant’è che è stata licenziata due volte. Una prima volta nel 2009 e la seconda nel 2010, ma è come se non fosse mai stata allontanata dalla scuola perché, in entrambi i casi, è stata reintegrata sul posto di lavoro dalla magistratura competente.
I problemi più pesanti li ha creati negli anni in cui era preside a Villafranca Padovana, quando vietò la partecipazione dei suoi alunni alla Festa del 4 Novembre 2007 (in quell’occasione venne a Padova in visita riparatoria l’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa) e negli anni in cui è stata dirigente sia all’istituto superiore Giovanni Valle e al Quarto Ic, sempre a Padova-Arcella. Da parte loro i cinque segretari provinciali Antonio Pantano (Cgil), Stefania Botton (Cils), Loris Bortolazzi (Uil), Renata Mosca (Gilda) e Rocco Italiano (Snals) confermano la volontà di andare allo sciopero nelle prime settimane di febbraio se la preside sarà ancora in ufficio a meno che non cambi le sue posizioni sul contratto d’istituto.
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