La Provaccia a Diego Lazzarotto

MONSELICE. Era da un pezzo che inseguiva una vittoria alla Giostra: ha scelto la prima edizione della Provaccia per aggiudicarsi l'ambito primo posto nella gara della quintana. Una bella soddisfazione per Diego Lazzarotto, 43 anni, che ieri in finale ha strappato d'un soffio la vittoria a un combattivo Alessandro Schivo. Un successo la prima Quintana dei Cavalieri, che si è disputata davanti a un folto pubblico, ieri al Bosco dei Frati, promossa dall’Associazione Cavalieri di Monselice presieduta da Paolo Berton.
La giornata. Tutto si è svolto senza intoppi, a cominciare dal corteo dei cavalieri che ieri mattina ha sfilato per le vie del centro, ricevendo in piazza Mazzini la benedizione di don Federico. Fino alla gara pomeridiana, disputata secondo le regole della Giostra, salvo qualche accorgimento tecnico introdotto dai cavalieri per velocizzare i tempi. Al di là dei risultati, poi, tutti hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra: ora starà alle contrade scegliere se ingaggiare questi campioni. Vivace la conduzione della gara, affidata al duo Claudio Sanguin e Antonio Coronin.
I commenti. «Auspico che la Giostra possa far sempre più uso dei cavalieri locali», afferma il sindaco Francesco Lunghi, «perché sia ancora più sentita come nostra». «Un’esperienza da ripetere», commenta il vicesindaco Gianni Mamprin, «che mi auguro possa diventare un appuntamento fisso».
I campioni. Tanti i volti nuovi per la Giostra, anche se, alla fine, sono le “vecchie glorie” a mantenere un dominio incontrastato. Tra gli esordienti, a farsi notare è soprattutto Stefano Masin, diciannovenne, che riesce ad arrivare alle semifinali in sella al suo Oronero, soccombendo però contro l’esperienza di Schivo.
La caduta. Attimi di paura nell’altra gara delle semifinali, quella tra Diego Lazzarotto e Cristian Sevarin: giunto quasi al termine della corsa, quest’ultimo scivola, probabilmente per colpa della sella, e rovina a terra senza farsi male. Lazzarotto ottiene, dopo il ricorso, che si tenga buono il suo risultato, e vola in finale.
La finale. Massimo il silenzio in pista mentre sfrecciano i due campioni “storici”. Schivo, sul mezzosangue Evolution, ha alle spalle la vittoria nel 1992, a 16 anni, e due secondi posti. Lazzarotto, che monta il purosangue Abbadia, un secondo e due terzi posti. Entrambi, alla scorsa Giostra, correvano per Monticelli. Una gara sul filo di lana, finché Schivo manca l’ultimo anello. »Ringrazio tutti, non avevo mai vinto una Giostra», commenta Lazzarotto.
Baby fantini. Vera chicca di questa Provaccia, i piccoli campioni che hanno corso la prima quintana "baby": una quindicina di promettenti fantini, dai 9 ai 16 anni, allievi della scuola Orchidea Blu con il maestro Andrea Varotto. Tanta l'emozione, ma nonostante questo hanno infilato un anello dopo l'altro.Il futuro della Giostra infatti sono loro. E, vista la prevalenza di bambine e ragazze, forse anche la Giostra si tingerà presto di rosa.
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