La "redenzione" del Cristallo: da cinema hard a chiesa evangelica

Lo storico cinema a luci rosse di via Palestro è stato trasformato in una “casa di preghiera” per i fedeli del culto evangelico
BARSOTTI - CINEMA CRISTALLO
BARSOTTI - CINEMA CRISTALLO

PADOVA. L’ex cinema a luci rosse diventa una sala di preghiera della Chiesa Evangelica “Casa di preghiera” di Padova. Non è un miraggio estivo provocato dall’afa e nemmeno uno scherzo da goliardi ma quanto chiunque può constatare all’incrocio tra via Palestro e via Volturno. Sulla bacheca dell’ex cinema Cristallo, di fianco all’ingresso, dove per anni hanno fatto capolino le locandine ad alto contenuto hard dei film per adulti, campeggia un annuncio inequivocabile. «Vi invitiamo ogni domenica dalle ore 11 alle ore 13 al culto di adorazione e preghiera svolto dai servitori del Signore nostro Gesù Cristo. Chiesa Evangelica “Casa di Preghiera di Padova”. Ingresso libero».

A gridare al miracolo si sfiorerebbe l’eresia, ma non mancherà certo chi, in questo radicale cambio di rotta, riconoscerà i crismi della redenzione, evangelicamente parlando. D’altro canto, avrebbero sicuramente di che obiettare gli ormai ex affezionati clienti del noto cinema padovano «vietato ai minori», capace di 800 posti a sedere, che dopo alcuni decenni ad alto gradimento, con l’inizio del nuovo millennio è sprofondato sempre più nella crisi, fino a chiudere i battenti definitivamente nel 2010. L’ultimo tentativo di rilanciarlo come sala da proiezioni risale al dicembre dello stesso anno, quando il Cristallo ripartì con una nuova gestione che ebbe l’ardire intellettuale di trasformarlo in un cinema d’essai: film per tutti, di qualità, in lingua originale e con sottotitoli in italiano.

Per l’occasione venne chiusa la vecchia galleria e restaurata la platea della nuova sala, in stile impero e dal sapore retrò, come l’imponente scalone che impreziosisce l’ingresso del cinema. Dopo un’iniziale gradimento da parte del pubblico, soprattutto studentesco, il coraggioso progetto artistico si chiuse in pochi mesi per la difficoltà di sostenere economicamente l’attività. Da allora la struttura, che risale al 1940 e domina l’accesso al quartiere Palestro, rimane chiusa. Non riuscendo a venderla, nonostante varie trattative avviate negli anni, la proprietà la affitta per attività varie a singoli o associazioni, che vi hanno organizzato riunioni, ritrovi, feste e iniziative culturali.

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Durante l’ultima tornata elettorale, il 16 maggio scorso, la comunità latinoamericana vi ha tenuto anche una serata per sostenere la campagna di un candidato della lista civica di Ivo Rossi. Nel frattempo, tranne qualche proposta rimasta sulla carta, per farne una sorta di “Cinema Sacher” alla padovana o un laboratorio didattico universitario, nessuno aveva più richiesto di poterlo utilizzare stabilmente.

Nel 2012 anzi, il proprietario Luciano Benedetti rischiò perfino il pignoramento, per una cartella di Equitalia relativa a tasse non pagate. Contattato telefonicamente, ha confermato di aver affittato la sala alla Chiesa Evangelica per le sue attività domenicali e infrasettimanali, nel caso ci fosse la necessità. Di certo sarà un’estate diversa per il vecchio cinema: da clienti in cerca di emozioni forti si ritroverà per la prima volta pieno di fedeli devoti.

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