«La Regione Veneto chiude i 12 sportelli InformaLavoro»

PADOVA. Sono 12, in altrettanti comuni del padovano, gli sportelli InformaLavoro che saranno chiusi nei prossimi giorni. La fine del servizio aggiuntivo che gli enti locali fornivano ai propri cittadini in cerca di occupazione è stata comunicata dal presidente della Provincia Enoch Soranzo, tramite una circolare interna. «Spiace comunicare che, a seguito dell’entrata in vigore della Legge regionale del 29 ottobre 2015 n. 19, le funzioni in materia di politiche attive del lavoro vengono svolte dalla Provincia in via transitoria fino al 31 dicembre 2016 – si legge nel documento. – Sono in corso di discussione le modalità di gestione ma nel frattempo la Regione ha dato indicazione ai dirigenti preposti di provvedere alla chiusura degli sportelli InformaLavoro presenti sul territorio». La missiva è sta inviata ai sindaci dei comuni di Albignasego, Cadoneghe, Carmignano di Brenta, Casalserugo, Correzzola, Limena, Montegrotto Terme, Pontelongo, Rubano, Selvazzano Dentro, Tribano, Villafranca Padovana.
«I Centri per l’Impiego continueranno a svolgere l’importante servizio che fino ad ora hanno svolto, anche senza il supporto degli sportelli InformaLavoro – spiega Elisa Venturini, consigliere provinciale con delega al Lavoro –. E tuttavia le norme che ne modificano la gestione, introdotte con la nascita dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro lasciano ancora in sospeso molti fronti».
Nel frattempo i 9 Cpl della Provincia soffrono di una perdita di personale stimata intorno al 20%. Se nel 2014 erano infatti una cinquantina ora non ne sono rimasti, fra mobilità interna e pensionamenti, che 40. «Tutti i Centri sono in funzione ma alcune situazioni sono difficili: ad Abano ad esempio l’organico è pericolosamente ridotto – continua Venturini –. Solo con la definizione dei decreti delegati e gli accordi bilaterali fra Stato e Regione la situazione potrà essere sbloccata».
Riccardo Sandre
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