La replica della Coop: «Non acquistiamo agrumi dalla zona di Rosarno»

La catena replica alle accuse dei manifestanti: « Sono privi di qualsiasi fondamento sia i prezzi di acquisto che Coop offrirebbe ai produttori di Rosarno, sia le accuse di sfruttamento dei lavoratori stagionali stranieri dell’area»
BARSOTTI - COOP VIA ZABARELLA , PROTESTA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEI BRACCIANTI AFRICANI A ROSARNO
BARSOTTI - COOP VIA ZABARELLA , PROTESTA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEI BRACCIANTI AFRICANI A ROSARNO

PADOVA. La Coop replica alle accuse della manifestazione che si è svolta davanti al punto vendita di via Altinate sulla situazione dei braccianti di Rosarno, in Calabria. Ecco la nota della catena di supermercati: «Coop non acquista agrumi né a proprio marchio, né a marchio del produttore, nella zona di Rosarno. Sono privi di qualsiasi fondamento, dunque, sia i prezzi di acquisto che Coop offrirebbe ai produttori di Rosarno, sia le accuse di sfruttamento dei lavoratori stagionali stranieri dell’area, al centro della manifestazione di protesta indetta oggi a Padova davanti alla Coop di via Altinate».

«Infatti, Coop richiede elevate garanzie etiche e qualitative ai propri fornitori, che non è stato possibile ottenere a Rosarno. Dunque, acquista gli agrumi a prezzi ben più alti di quelli denunciati da Sos Rosarno da altre zone e produttori della Calabria. Come la Cooperativa la Valle del Marro, aderente a Libera, che coltiva 140 ettari di terreni confiscati alla ’ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro producendo anche arance e clementine biologiche».

«Siamo pertanto stupiti dall’iniziativa che, per evidenziare un così grave problema, punta il dito in modo strumentale su chi lo sta combattendo concretamente in prima linea. Il tema dello sfruttamento di migliaia di lavoratori stranieri, in gran parte clandestini, che vengono impegnati nelle campagne del Sud per la raccolta stagionale di frutta e verdura, è da anni all’attenzione di Coop. Proprio per evitare sfruttamento e lavoro nero, infatti, dal ‘98 Coop ha adottato e presidia con controlli stringenti sui fornitori la certificazione SA8000, che attesta che le produzioni a marchio Coop sono realizzate nel rispetto dei diritti umani e dei lavoratori (compreso un salario equo), della sicurezza e della salubrità sul posto di lavoro. Questi standard sono previsti nei capitolati di acquisto, e negli anni Coop ha garantito oltre 1.100 ispezioni sulle proprie filiere per verificarne il rispetto. Anche sui prodotti non a proprio marchio, Coop pretende garanzie etiche ai propri fornitori».

«A fronte di questi impegni nel 2010 Coop è stata giudicata la migliore catena distributiva in Europa per responsabilità sociale da parte di Consumers International, organizzazione che raggruppa oltre 220 associazioni di consumatori di 155 nazioni; nel 2013 anche Altroconsumo ha giudicato Coop di gran lunga la migliore catena distributiva in Italia per gli impegni etici».

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