La residenza Mantegna senza accreditamento Gallo scrive a Zaia

Il Covid ha imposto lo stop, nuove richieste nel 2022 E così sono ospitati solo 25 anziani, ma c’è posto per 96

CAMPODARSEGO

Brusco stop per la nuova residenza per anziani “Mantegna”, realizzata dal gruppo Gheron e aperta appena un mese fa. Dopo essere stata autorizzata a operare da Azienda Zero il 12 ottobre scorso, mancava solo l’accreditamento regionale. «La Regione Veneto ha sospeso gli accreditamenti in seguito alla normativa nazionale introdotta per l’insorgere del Covid-19, che determina la necessità di scelte in tema di sanità pubblica», afferma il sindaco Valter Gallo, «e con la delibera di Giunta 1363 del 16 settembre scorso palazzo Balbi indica in triennale la cadenza di presentazione dei nuovi accreditamenti e, in considerazione del fatto che nuovi accreditamenti sono già stati rilasciati a valere dal 2020, eventuali istanze di rilascio dell’accreditamento presentate quest’anno saranno prese in considerazione nel 2022, a valere dal 2023. Questa decisione ci preoccupa molto perché il nostro comune ha estrema necessità del servizio, che attendiamo ormai da vent’anni».

niente convenzioni

Senza l’accredito regionale la Rsa Mantegna non può accogliere pazienti in convenzione ma solo privatamente. Alla luce della deliberazione Gallo ha inviato una lettera alla Regione chiedendo se per le pratiche in itinere c’è la possibilità di ottenere un regime transitorio. «In attesa che la Regione si pronunci, i 25 ospiti accolti perché impossibilitati a rimanere in famiglia per le loro condizioni di salute, stanno pagando la tariffa piena. Faccio presente che la struttura è stata finita in aprile, mese in cui è stata inviata tutta la documentazione alla Regione. Se non ci fosse stato il problema della pandemia da Covid-19 sarebbe regolarmente partita dando una risposta ai tanti anziani che non trovano posto nelle strutture già sature dei comuni limitrofi. C’è anche il problema occupazionale: nel piano investimenti è prevista l’assunzione di un’ottantina di persone».

Il progetto della Rsa, partito più di 20 anni fa, è incappato in una serie di problemi, compresi un ricorso a Tar e il fallimento della società Parco del Santo. Con tanta determinazione l’ex sindaco Mirko Patron è riuscito a portarlo a compimento.

investimento milionario

A realizzarlo la lombarda Gheron con un investimento di circa 11 milioni di euro. “Mantegna” è una struttura dedicata ad anziani non autosufficienti e cronici con decadimento cognitivo costruita con le più moderne tecnologie e vanta elevatissimi standard qualitativi in termini di servizi e ospitalità: 6 mila metri quadri di superficie con 96 posti letto (36 in camera singola e 30 in doppia) che potranno diventare 120. In attesa dell’accreditamento ospita pazienti le cui famiglie pagano l’intera retta, con un carico economico non indifferente. Nel frattempo si è aperta la possibilità di ricoveri cosiddetti di sollievo, soggiorni temporanei da 10 a 60 giorni per garantire un periodo di riposo alle famiglie che scelgono di assistere a casa i propri anziani. Il problema degli accreditamenti tocca anche le case di riposo in fase di realizzazione o in fase di progettualità avanzata.

«In provincia di Padova siamo 5 o 6», conclude Gallo. «So di Maserà, San Martino di Lupari, Limena e Vigonza. C’è anche quella di Gheron a Pianiga, la nostra è l’unica già finita. Con alcuni sindaci abbiamo scritto un’altra lettera alla Regione». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova