La Santa Tecla del Tiepolo è tornata a Este per il restauro conclusivo

ESTE. Emozione. È un termine che ricorreva più volte tra chi, ieri pomeriggio, ha potuto assistere al ritorno in città della pala del Tiepolo, che mancava da casa ormai da sette anni.
Alle 15.30 il dipinto “Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630”, realizzato nel 1759 da Giambattista Tiepolo e da sempre custodito dal duomo cittadino, è ritornato a Este, accolto dal Museo Nazionale Atestino che ora lo ospiterà per alcuni mesi, quanto basta per completare la delicata ultima fase di restauro dell’opera. Trasportata e maneggiata con grandi precauzioni, la tela è stata destinata alla Sala delle Colonne del Museo dove rimarrà almeno fino all’estate. I restauratori procederanno al restauro della parte posteriore della tela.
Lasciato il tempo necessario a mettere in sicurezza il dipinto e ad approntare le prime azioni di restauro, già entro un mese la Sala delle Colonne aprirà le porte ai visitatori, che potranno così assistere in diretta al restauro del capolavoro del Tiepolo.
Non solo: aprirà una mostra dedicata al Tiepolo e ogni mese, fino al ritorno in duomo, si terrà un grande evento.
«È stata davvero un’emozione unica» commenta il sindaco Roberta Gallana «e non solo perché la pala mancava da sette anni. È stato impossibile trattenere i sentimenti quando ci siamo trovati davanti i colori accesi e i volti così espressivi della tela, resi tali da un lavoro certosino compiuto in tutto questo tempo» . Entro il 2019 la pala ritornerà al suo posto nel duomo cittadino.
Nicola Cesaro
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