La scia dell’amianto dalle Poste all’area del futuro parco western

Eternit sopra gli sportelli PT a Montegrotto, sul tetto del magazzino comunale   di Abano e negli edifici della cava dove sarà ambientato il mondo di Tex Willer
nuovo ufficio postale Montegrotto..BELLUCO
nuovo ufficio postale Montegrotto..BELLUCO



C’è amianto alle terme. E ce n’è ancora nelle strutture pubbliche. Come l’ufficio postale di via Scavi, a Montegrotto. Ma di amianto se ne trova un ovunque, in baracche o case di vecchia costruzione e hotel dismessi o mai ammodernati.

le POSTE

A sollevare la questione amianto sono stati in queste ore i sindacati e il leader locale di FdI, Daniele Roncolato. «Gli edifici postali costruiti negli anni Settanta presentano coperture in amianto», spiega Lorenza Favaro, sindacalista del Cub Poste. «Come sindacati ormai dieci anni che abbiamo segnalato il fatto a Poste Italiane e che chiediamo la bonifica delle strutture. Lo Spisal sta monitorando l’ufficio postale di Montegrotto e perché potrebbero esserci dei rischi per i dipendenti e gli utenti e se dovesse essere forata la copertura, dove l’amianto è presente: noi chiediamo che l’amianto venga tolto e che le poste vengano bonificate». «Nel 2019 non è possibile che un ufficio postale abbia ancora dell’amianto sulla copertura», aggiunge Daniele Roncolato. «Chiediamo al sindaco Riccardo Mortandello di emettere un’ordinanza urgente per la bonifica della struttura, altrimenti informeremo la Procura della Repubblica perché qui è a rischio la salute di dipendenti e cittadini».

IL VOLANTINO

Della presenza di amianto a Montegrotto si era già parlato a giugno in un volantino diffuso dal Comitato Anti Eternit, che aveva denunciato la presenza di diverse coperture in amianto negli edifici di Montegrotto, evidenziata attraverso un’ispezione effettuata con un drone.

CAVA BONETTI

Di amianto ce n’è anche all’ex Cava Bonetti di Turri, acquisita di recente dai Bonelli per costruirci il villaggio ispirato al mondo di Tex Willer. «Negli edifici presenti nella cava ci sono ancora coperture in amianto», svela l’ex sindaco Elvio Cognolato. «Molti capannoni alle terme presentano ancora dell’amianto».

gli HOTEL

Un caso a parte riguarda gli hotel dismessi o di vecchia costruzione. «Gli edifici pubblici sono stati tutti bonificati nel corso degli anni», spiega l’ingegner sampietrino Massimo Valandro. «Di eternit ce n’è però in molti hotel dismessi e vecchi: si trova nelle tubature dell’acqua e nelle coperture in eternit, ma anche nelle colle per la moquette e negli isolamenti. Per smaltirlo ci vogliono tanti soldi. Sono serviti 50 mila euro per smaltire quello presente all’Hotel Bagno Romano prima della demolizione. La stessa situazione riguarda l’ex hotel Rio D’Oro. Sono operazioni costose e lunghe, che prevedono l’elaborazione di un piano, l’approvazione dell’Arpav, la rimozione. Rimozione che costa invece qualche centinaio di euro per i privati e le loro baracche».

IL MAGAZZINO di abano

«Da noi ad Abano gli edifici pub blici sono stati tutti bonificati», osserva l’assessore ai Lavori pubblici Gian Pietro Bano. «Resta la presenza di amianto solo nella copertura del magazzino comunale di via dei Colli, dove sorgerà l’ecocentro. Abbiamo però già stanziato 200 mila euro per la bonifica, che avverrà nel 2021. Tutti gli altri edifici di rilevanza pubblica sono privi di amianto. Ad Abano gli uffici postali sono a norma e non presentano tracce di amianto».

I PRIVATI

«Sia ad Abano che a Montegrotto ci sono abitazioni di vecchia costruzione che hanno pollai e baracche con coperture in amianto», spiega Bano. «perciò stiamo monitorando le strutture private. Chiaro che a rimozione è costosa e che i privati facciano fatica a sostenerla. Quello che ci preme è che l’amianto non venga toccato perchè non si disperdano le particelle che potrebbero provocare danni alla salute dei cittadini. Quello che è certo è che molti albergatori hanno già provveduto a bonificare le loro strutture». —



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