La scuola multietnica compie 50 anni In regalo la giostrina

ARCELLA. La scuola dell’infanzia statale Boranga, in via Libero Benedetti, in prima Arcella, è una scuola di frontiera come ce ne sono tante in città: una scuola che ogni giorno scrive la storia civica dei nuovi padovani e che da 50 anni si è plasmata sulla contemporaneità. Qui ci sono 116 bambini, 19 etnie, 12 nati da genitori italiani e tutto il resto “italiani” che solo la legge non vede. Ci lavorano 8 insegnanti e una maestra di sostegno e hanno un motto che dice tutto: «Ogni mattino devi immaginare il punto di vista dell’altro». A spiegare la filosofia della Boranga ci pensano le maestre Antonia Belluardo e Beatrice Gallo, rispettivamente insegnante e coordinatrice. «Siamo molto soddisfatte dei nostri bambini», si inorgoglisce Antonia, «ma non è tutto facile, anzi. Spesso ci sono momenti difficili che si possono superare solo se lo sguardo è rivolto al futuro della società. Il turnover è importante, non tanto di bambini che s’inseriscono durante l’anno (quelli da 2 anni sono davvero pochissimi, mentre sempre negli ultimi 2 anni il 3% degli iscritti stranieri è emigrato dall’Italia) ma di bambini che tornano per lunghi periodi (fino a 2 mesi) nei paesi di origine e poi rientrano. E poi le famiglie trasferite in altri quartieri dal Comune per le assegnazioni delle case: qui i genitori spesso sono molto bravi perché vengono da Montà, dalla zona Stazione, con il bus, per far completare l’anno ai figli».
«Nell’atrio della scuola abbiamo inaugurato anche la mostra per i primi 50 anni della Boranga», aggiunge Gallo, «nata come Istituto religioso, da mezzo secolo è una struttura statale a servizio delle famiglie». Ieri, in coincidenza con la festa dei loro 50 anni, l’assessore Chiara Gallani ha anche fatto un regalo molto apprezzato: i giochi per il giardino. «Il progetto rientra nel monitoraggio delle scuole dell’infanzia», ricorda l’assessore, «abbiamo già messo a bilancio 250 mila euro per l’anno nuovo e appena un po’ meno è stato investito l’anno scorso. In questo capitolo è rientrato il gioco in via Benedetti: uno dei 15 grandi giochi per le scuole materne. Altri interventi sono stati di sostituzione e manutenzione. Adesso vogliamo puntare sulle elementari, da anni trascurate».
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