La solidarietà dei dipendenti ai Dalla Libera

«Siamo sconvolti per quello che è successo, esprimiamo la massima solidarietà alla famiglia Dalla Libera per il terribile blitz dei banditi. Conosco da tanto tempo Giuliano come un bravissimo...

«Siamo sconvolti per quello che è successo, esprimiamo la massima solidarietà alla famiglia Dalla Libera per il terribile blitz dei banditi. Conosco da tanto tempo Giuliano come un bravissimo imprenditore che ha scelto la sede dei suoi affari nel nostro comune». A spiegarsi in questo modo è il sindaco di Pianiga (Venezia), Massimo Calzavara, dopo aver appreso la notizia del sequestro e della rapina subita da Giuliano Dalla Libera di 61 anni, la moglie Alessandra Ganassin di 51 e il figlio appena tredicenne. Per loro martedì è stata una serata di terrore, nella paura che la situazione diventasse da un momento all'altro tragica.

Ad esprimere solidarietà alla famiglia dell’imprenditore sono anche i dipendenti di un vicino outlet che si trova in via delle Industrie a Cazzago, accanto alla sede di “Progetti moda” società di cui Dalla Libera è titolare. «Abbiamo saputo cosa è successo leggendo il giornale» dicono «siamo contenti che le cose si siano risolte, furto a parte, senza gravi conseguenze per lui e i suoi famigliari».

Accanto alla sede di “Progetti moda” c’è anche quella dello studio di architettura di Alessandra Ganassin, che è anche sede amministrativa della immobiliare Dielle.

Negli uffici sono ancora sconvolti e non hanno voglia di parlare di quanto successo. Accetta di dire due parole solo una dipendente: «Sia Alessandra che Giuliano sono ancora abbastanza scossi per quello che è capitato. Ho saputo da loro che è stata una esperienza terribile. Ci vorrà qualche tempo prima che si riprendano e torni per loro la serenità, speriamo che i responsabili di queste violenze siano acciuffati e portati in carcere».

Alessandro Abbadir

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova