La spesa intelligente può far risparmiare 3 mila euro l'anno

PADOVA. Fare la spesa al discount permette di risparmiare oltre 3 mila euro l’anno. Ma anche scegliere il supermercato giusto può portare a ritrovarsi con centinaia di euro in più nel portafogli, senza dover derogare alla qualità.
Una possibilità che ovviamente si amplia in una città come Padova, dove è in corso un vero e proprio boom della grande distribuzione con l’apertura di tre nuovi ipermercati in pochi mesi.
Quanto si risparmia. L’indagine sui prezzi è stata curata (per il 28esimo anno) da Altroconsumo, con il confronto tra un milione di prodotti in tutta Italia. In Veneto la città in cui si riesce a risparmiare di più è Venezia. Ma anche a Padova le cifre sono consistenti. Se la spesa minima annua per una famiglia media è di 5.840 euro, scegliendo il supermercato più conveniente si arriva a risparmiare fino a 510 euro. Cifra che sale a 1.900 euro se si comprano i prodotti a marchio commerciale, quelli cioè con un logo legato a una catena. Chi invece vuole riempire il carrello con i prodotti più economici può andare nei discount, dove il risparmio arriva anche a 3.390 euro l’anno.
Discount e no. Un risparmio consistente che però va parametrato ai servizi disponibili in ogni punto vendita. «Queste indagini di mercato non possono essere considerate veritiere al cento per cento perché è impossibile che si arrivi a risparmiare sino a 3 mila euro l'anno quando la spesa media è il doppio», sottolinea Francesco Canella, patron del gruppo Alì, che tra alcuni giorni aprirà il punto vendita numero 110 a Saonara. «E poi volete mettere il rapporto qualità-prezzo che si ottiene nei supermercati più capillari sul territorio? E le migliaia di offerte giornaliere che proponiamo ai nostri clienti?». Guarda con soddisfazione alla ricerca di Altroconsumo anche il gruppo Unicomm, proprietario dei marchi Famila, A&O e Emisfero: «Ci confermiamo tra le aziende che mantengono meglio il connubio tra qualità e convenienza». E la differenza con i discount? «Per quanto ci riguarda c’è un’attenzione particolare al rapporto con il cliente che solo una determinata modalità di gestione di un punto vendita può consentire», è la risposta. Ovvio infatti che professionalità come quelle dei macellai o dei salumieri non si trovano nei supermercati a basso costo.
Il boom degli ipermercati. Il risparmio per i padovani è dato anche dalla concorrenza e dall’ampia diffusione di punti vendita. Negli ultimi sei mesi ben tre ipermercati hanno aperto a Padova: il nuovo Alì di Brusegana, il Conad a Porta Trento e l’Ipercoop in viale della Pace. Sono così salite a otto le medie strutture di vendita (oltre i 2.500 metri quadri) alimentari aperte a Padova. E altre sei sono già stati autorizzate.
E quello della grande distribuzione è un settore che sembra aver già superato la crisi. Nel 2015 il fatturato medio della grande distribuzione a Padova è cresciuto del 5,3% contro il 4% del Veneto. È il risultato migliore degli ultimi cinque anni. Anche il dato dell’occupazione è significativo: nel 2015 c’è stato un +5,1% rispetto all’anno precedente.
Dove si risparmia. Ecco la classifica delle insegne più convenienti stilata da "Altoconsumo". Il marchio più economico è caratterizzato da base 100, tutti gli altri aumentano su indice percentuale.

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