La spesa non autorizzata del transessuale, preso

È passato per il centro e lungo via Santa Lucia non ha resistito: è entrato da Furla e ha rubato una borsa senza farsi notare, quindi è passato di fronte alle vetrine della profumeria Douglas ed è...

È passato per il centro e lungo via Santa Lucia non ha resistito: è entrato da Furla e ha rubato una borsa senza farsi notare, quindi è passato di fronte alle vetrine della profumeria Douglas ed è riuscito ad arraffare alcuni prodotti, tra profumi e cosmetici, pure qui senza dare nell’occhio. Il terzo colpo gli è stato fatale: una borsa Gucci. A dire il vero all’inizio l’aveva fatta franca pure qui. Era entrato nel negozio e uscito senza comperare nulla. Ma dopo circa un’ora nel negozio se ne sono accorti, hanno dato l’allarme e i carabinieri di Prato della Valle hanno avuto l’intuizione giusta: cercare quel soggetto in stazione ferroviaria dove se la stava svignando. È finito così in manette un transessuale colombiano 40 enne, anche se le manette sono scattate per false attestazioni delle proprie generalità e per i furti è stato denunciato, visto che non c’era più la flagranza. Il valore complessivo delle due borse e dei profumi sfiora i 2.500 euro. Ma lui, che da distante sembra una bella donna, ha assicurato di essere un venezuelano; poi è risultato avere dei precedenti come un cittadino di Cuba, ma in realtà è un colombiano. Come detto a inguaiarlo è stato il furto da Gucci: le borse esposte non sono moltissime e una commessa, quando ha buttato l’occhio su quelle della nuova collezione ha visto che ne mancava una. Perché mancava visto che non l’aveva venduta? Un occhio veloce al filmato delle telecamere dove si vede quella cliente, vestita sgargiante e avvenente che la prende e se ne va. Immediato l’allarme ai carabinieri che, fortuna e bravura loro, bloccano l’uomo in stazione mentre sta salendo in treno per tornare nel Milanese dove vive.

Visto che c’erano i carabinieri hanno fermato pure tre zingare che erano entrate nel negozio senza rubare nulla: una belga di 23 anni è stata denunciata visto che aveva con sé un cacciavite lungo 38 centimetri e un cellulare con una sim disconosciuta dal cinese alla quale era intestata. La sua amica, controllata pure lei, una olandese di 21 anni, aveva nascosti tra gli abiti due cacciaviti della lunghezza di 25 centimetri. Una terza amica aveva un coltello a serramanico della lunghezza di 15 centimetri. Tutte e tre sono state denunciate per porto di oggetti atti ad offendere. (c.bel.)



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