La storia del Ragno-Uomo

L'artista Cris Righi, docente di italiano in Russia, ci regala una storiella sulla natura per riflettere sugli umani

Ci sono alcuni casi in natura che fanno davvero riflettere sull'essere umano. Prendiamo per esempio la vedova nera. Come tutti sanno, quest'aracnide viene così chiamato perché uccide e divora il povero maschio dopo l'amplesso.

Si dice perché, dopo il coito, ha bisogno di molte proteine per riprodurre.

Quello che stupisce è però una cosa: il maschio, povero bastardo, lo SA! O, meglio detto, lo SENTE con l'istinto che la sta rischiando grossa.

Infatti, prima di giocarsela, compie tre gesti che spera possano salvargli i peli: 1) cerca una vedova bella pasciuta che possibilmente si sia appena rimpinzata con un altro ragno alla griglia; 2) prima di avventurarsi nella ragnatela della prescelta rompe alcuni fili qua e là nel caso gli tocchi darsela a zampe; 3) si unge le estremità anteriori con un po' di sperma per mostrare alla ragnetta che le sue intenzioni non sono da Gambero Rosso.

Io, 'sto povero sfigato, un sabato sera, me lo immagino così: Vedovo Nero: “Mamma che voglia, che voglia... Adesso vado da quella là, come si chiama, l'Ubalda, mi sembra... Me ne aveva parlato bene Ciccio, quella volta. Ci era andato anche lui, poi. A proposito, più visto, dopo, chissà che fine ha fatto. Va be'... dov'è che abitava, l'Ubalda?! Via dei Bozzoli 16, mi pare, sì, sì, andiamo dai. Aspetta che mi ungo un pochino le manine, va', in modo che capisca subito l'antifona... E magari ci porto pure un regalino, si sa mai, vero, un bel 30 chili di formiche alla matriciana come aperitivo, un bel DVD da guardare assieme così si rilassa. E un paio di cesoie. Le cesoie se ci penso non so bene perché, boh, ma mi sento un po' così, oggi... Tu-tu-tu, la-la-la, eccoci arrivati...” DIN-DON!

Ubalda: Chi è?

VN: Ehm, sono un vedovo...

U: Condoglianze.

VN: No, no, signorina Ubalda, sono un vedovo nero, uno come lei. Son qua per quella cosina, sa...

U: Ah, go capio. Vien su, va'... (Dimenticavo: le vedove nere spesso parlano in veneto).

VN: Arrivo subito! (Tra sé e sé) Ma guarda che bell'appartamentino, che belle tele, oh! Anche troppo belle! Tiè, zac, zac e poi zac, te le taglio e ci faccio un buco, non so nemmeno perché, ma mi gira così, oggi, tiè!!! ARRIVO! Allora, signorina Vedova, eccomi, buon giorno a lei!

U: Ancora co' 'sta storia dea vedova, ciò?!

VN: No, no, è che insomma, siamo una specie così, no, ci chiamano così, loro, mi sembra...

U: Iori chi?!

VN: Gli umani...

U: A, quei dificienti. E certo, perché sòeo dei dificienti i podeva pensare che un inseto xe dificiente anca iu e el se sposa! Perché se te si vedova, casa mia, vol dir che te te si' sposata, noh?!

VN: Quindi lei non è sposata?

U: No! So' singo.

VN: “Singo”?! Forse voleva dire “single”...?

U: E mi cossa go dito? “Singo”, miga “singagno”! Senti, te si drio farme girare e scatoe, te si' vegnu pa' chea roba, noh? Intanto: chi xe che te ga manda'?

VN: Ehm, un vecchio amico che non vedo da un pezzo, Ciccio Aracnotti...

U: Ah, sì, meo ricordo. Proprio bon, el jera!

VN: Vero, vero, un buon ragazzo.

U: Squisito, diria! Ma senti, a proposito de magnare... Cossa xeo sto profumino, qua...?

VN: Ecco, le avrei portato un gentile omaggio: si tratta di formiche alla matric...

U: GNAM, GNAM, GNAM, SBRAN, DIVOR, DIVOR... MMM, che bòne!!!

VN: Ma signorina vedov... ehm, Ubalda, le ha finite!

U: No te ghe ne ghè dee altre? A go 'na fame indosso! Speta che vago zo in cantina, a dovaria avere dee cavaète in tocio...

VN: Va bene... Ah, rieccola qua... Senta, ma per quella cosina... Vede, mi son anche unto le manine, per farle, ecco, insomma, capir...

U: Ciò, senti, putèo! Ma... sito sta ti a farme un buso in casa?!

VN: IO! NOOOOO, ma cosa dice mai, Signora Ubalda, e perché dovrei?!

U: No te sarissi el primo!!! Maedeti vandali e porsei, tuti uguai!

VN: No, no, senta, si calmi! Ecco, guardi, io son qua solo per un po' di compagnia, le ho anche portato un DVD, che ne dice, lo guardiamo insieme?

U: Che film xeo...?

VN: Spiderman 3! Ce lo guardiamo in 3D!

U: Se', in tre di'! In do' minuti, te magno, a ti, altro che! E sensa gnanca 'ndare in leto, da quanto ebete e mona! Vien qua! GNAAAAAAAAAAAM!

Per fortuna che la natura è sempre presente ad ammonirci su come comportarci, altrimenti a quest'ora saremmo tutti a cercare l'anima gemella su Facebook, Tinder, Badoo, Instagram...

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