La tomba del Petrarca ad Arquà minacciata da un fiume di melma

/ ARQUÀ PETRARCA
Danni per centinaia di migliaia di euro quelli creati dal violento nubifragio che si è abbattuto nel tardo pomeriggio di domenica sui Colli Euganei e sulle aree residenziali della cintura a nord ovest di Padova. I comuni più colpiti del Parco Colli, per i quali la Regione ha dichiarato lo stato di crisi, sono quelli di Arquà Petrarca, Galzignano e Monselice.
«Non basteranno 50 mila euro per pulire il borgo dal fango e dai detriti portati a valle dalla furia dell’acqua», afferma il sindaco di Arquà Petrarca, Luca Callegaro. «Abbiamo rimosso decine di tir di melma che ha raggiunto la tomba del Petrarca, ci vorranno ancora tre giorni perché il paese torni alla normalità. L’acqua è entrata nei ristoranti e in alcuni alloggi del quartiere Madonnetta e delle vie Bignago, Morandine e Palazzina dove ci sono stati anche alcuni smottamenti. Tolti i detriti, appena possibile puliremo le strade del borgo con la spazzatrice. Sono costi che come comune abbiamo difficoltà a sostenere».
Situazione analoga a Galzignano Terme dove i primi interventi domenica notte sono stati eseguiti dalla protezione civile locale e da quella di Este, per togliere cinque alberi crollati sulla carreggiata di via Cengolina e prosciugare l’acqua entrata nella palestra delle scuole medie e in alcune abitazioni di via Capitelli, Verdi, Salvo D’Acquisto e Viale delle Terme, Calto, Valli e Madonnetta. Danneggiate dal vento le attrezzature dell’associazione “Futurando” che sta gestendo i centri estivi vicino la scuola Pascoli di Lozzo Atestino.
Viabilità difficile anche in via Monte Venda, la strada militare che dal centro di Castelnuovo sale verso l’ex base aeronautica del Primo Roc. La carreggiata è stata ostruita dal pietrisco e da numerosi rami spezzati dal vento e per i residenti della parte alta del Venda ieri non è stato facile muoversi con l’auto. Allagamenti e qualche albero abbattuto anche nela Cintura, a Rubano e Selvazzano. In quest’ultimo comune sono andate sott’acqua le vie Cornaro, Tagliamento, Risorgimento, Bologna, e Livenza, a Tencarola. Le stesse interessate dagli allagamenti di gennaio e febbraio 2014, quando i danni sono stati maggiori perché l’acqua nei piani interrati allora era arrivata al metro e mezzo d’altezza. —
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