La Torre di Berta in vendita due milioni per tutta l’area

MONTEGROTTO

Un bed & breakfast, ma anche potenzialmente quattro residenze per privati. L’architetto Guizzardi, rappresentante degli 8 eredi della famiglia Sgaravatti, un tempo proprietaria dell’immobile, ha scelto mesi fa di cedere la struttura di 120 mila metri quadrati, a cui si somma un terreno di ulteriori 2.500 metri quadrati. «Abbiamo deciso di vendere perché ci sono troppe spese da sostenere e, compresi i nipoti, arriviamo ora a 50 eredi», spiega Guizzardi, «Il prezzo di vendita, 2 milioni di euro, è esattamente la metà di quello stimato dalle tabelle provinciali. Nel decreto di esproprio del 2002 si parlava di 25 euro a metro quadro. Vogliamo che l’area e la torre vengano valorizzati. Non c’è alcun vincolo, se non la sommità della torre, che è zona archeologica. Per il resto l’area è aperta a qualsiasi soluzione». I proprietari hanno deciso di affidarsi a un’agenzia immobiliare con mandato in esclusiva, la Punto Immobiliare.it., per la vendita della Torre di Berta. «Ci sono stati interessamenti da parte di privati per costruire delle abitazioni, ma anche da parte di qualche imprenditore, desideroso di ricavare in quell’area un bed & breakfast di pregio, immerso nel verde», fanno sapere dall’agenzia. «Ci sono resti archeologici e un tempo in quell’area sono state costruite le prime serre riscaldate con acqua termale», aggiunge Guizzardi. La residenza di pregio, da ristrutturare, distribuita su tre piani con torrione merlato, è adagiata sul pendio collinare che si fonde con l’ampio patio dell’immobile. La collina, con vecchi vigneti e piante di varie specie ancora presenti, domina la valle circostante, di natura termale, con una torre ottocentesca dalla cui sommità si può ammirare l’intero paesaggio veneto dalle Dolomiti alla laguna veneziana. Due vecchie cave di trachite, oggi integrate con il contesto naturale, suggeriscono nuovi utilizzi e potenzialità. Il futuro dell’area interessa da vicino il sindaco Riccardo Mortandello. «La nostra amministrazione è favorevole a una riqualificazione dell’area con la costruzione magari di un B&B. È nostro interesse riuscire ad avere la gestione o la proprietà del parco e del bosco, che vorremmo riuscire a collegare con l’adiacente Villa Draghi», spiega, «Quella è una zona dalle grandi potenzialità, anche turistiche». –

Federico Franchin

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