La tredicenne picchiata dalle baby bulle per gelosia: un amore conteso, poi la vendetta

Le tre quattordicenni padovane non avrebbero gradito che la vittima stesse assieme all’ex ragazzo di una loro amica. Sono state tutte denunciate

Alice Ferretti
Il pestaggio ripreso con un telefonino e postato sui social
Il pestaggio ripreso con un telefonino e postato sui social

 

Non volevano che la giovane stesse insieme a quel ragazzo, per questo l’hanno aspettata fuori da scuola, minacciata e presa a schiaffi, pugni e calci.

Secondo quanto raccontato dalla stessa vittima, una ragazzina di soli 13 anni, ci sarebbe la gelosia dietro all’aggressione che è stata costretta a subire mercoledì mattina in via Induno, nel quartiere di San Bellino. Aggressione per cui tre ragazze di 14 anni, straniere di seconda generazione, sono state denunciate alla Procura per i minorenni di Venezia per lesioni personali in concorso.

Il ragazzo conteso

La 13enne, padovana, da qualche tempo aveva intrapreso una relazione con un ragazzo, più o meno suo coetaneo, che fino a qualche mese prima era stato il fidanzato di una delle amiche delle tre bulle che mercoledì 25 gennaio l’hanno aggredita. Nonostante lei, prima di iniziare a frequentare il ragazzo, sia andata dalla ex a chiedere addirittura il suo benestare – e l’avesse tra l’altro anche ottenuto – questa sua frequentazione non è andata giù alle tre bulle originarie di Moldavia, Romania e Marocco.

Forse la reputavano causa della rottura tra il ragazzo e l’amica, forse non sopportavano che lui stesse con lei, fatto sta che per due giorni l’hanno attesa al termine della scuola per tenderle l’agguato.

Già nella giornata di martedì infatti avevano tentato di aggredire la 13enne, ma l’avevano trovata in compagnia di un’amica e non erano riuscite nel loro intento. Le ragazzine infatti erano riuscite ad allontanarsi incolumi. Ma all’indomani, quando l’hanno trovata da sola in via Induno, non ci hanno pensato due volte prima di aggredirla.

Il pestaggio e il trauma cranico

Le tre 14enni hanno accerchiato quella che di fatto è diventata la loro vittima. Una ha tirato fuori dalla tasca il cellulare e ha cominciato a filmare, mentre le altre due si sono parate davanti alla ragazzina e hanno iniziato a minacciarla: «Le cazz...e dette dalla tua bocca fanno male».

E a questo punto sono volati i primi schiaffi, poi le spinte, i pugni in faccia e infine un calcio in testa. La 13enne, che nel frattempo ha iniziato a piangere, senza mai difendersi, se non riparandosi il volto con le mani, a un certo punto è caduta a terra.

Una delle bulle, che evidentemente si è accorta di come la situazione stesse degenerando, l’ha aiutata a rialzarsi in piedi prima che l’intervento di una passante mettesse di fatto fine al pestaggio. «Stai bene? Vuoi che chiami qualcuno? La polizia?», ha chiesto la donna. Ma la ragazzina singhiozzando ha risposto di no, che non serviva.

Il video in pochi secondi era sui social, mentre la 13enne, una volta tornata a casa, si è sfogata con i genitori. Questi ultimi l’hanno accompagnata subito al pronto soccorso per sincerarsi che non avesse brutti traumi. Alla ragazzina è stato riscontrato un lieve trauma cranico.

La denuncia

Il giorno seguente, mentre ormai il filmato del pestaggio stava facendo il giro non solo dei social ma anche delle chat dei genitori delle scuole frequentate dalle ragazze, la 13enne, accompagnata dalla mamma, è andata dai carabinieri della Stazione di Padova Principale a sporgere denuncia.

Ancora dolorante, ma soprattutto scossa e demoralizzata, ha raccontato ai militari cosa fosse successo. Le tre bulle nel giro di qualche ora sono state identificate e denunciate alla Procura del Tribunale per i minorenni di Venezia per lesioni personali in concorso. Dovranno essere sentite in questi giorni, essendo minorenni nel corso di un’audizione protetta.

Nel frattempo i carabinieri si sono messi in contatto con i dirigenti scolastici degli istituti che frequentano le tre bulle, in modo da poter organizzare al più presto una serie di incontri con gli studenti volti a spiegare l’importanza del rispetto del prossimo e le conseguenze penali di condotte antigiuridiche.

Il pestaggio

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