La vecchia palestra di Ca’ Emo sulla Rocca rischia di crollare
MONSELICE
Un rudere in pieno degrado, che invece potrebbe essere utilizzato come sala pubblica o luogo di aggregazione. La denuncia è di Francesco Miazzi e riguarda la porzione di Ca’ Emo che negli anni Ottanta e Novanta ha ospitato la palestra della sezione staccata del liceo scientifico Ferrari di Este.
«La ristrutturazione della storica villa di via Santo Stefano Superiore, attuata dal Parco Regionale dei Colli Euganei, si è conclusa una ventina di anni fa» spiega Miazzi, «La villa, di proprietà del Comune di Monselice, era stata affidata in gestione all’ente Parco, che come contropartita doveva ristrutturare la parte adibita a magazzino. Il Comune avrebbe potuto così usufruire di un ampio spazio polivalente».
Solo che, mette in luce l’ambientalista, «quell’ala non è mai stata sistemata e il Comune, oltre ad aver perso la gestione della villa, si ritrova con un rudere». Nei primi anni Ca’ Emo ha ospitato le attività dell’Esecutivo del Parco Colli, diventandone la sede principale. «Il fiore all’occhiello era rappresentato dall’ufficio di educazione ambientale, motore delle attività rivolte alle scuole e della collaborazione con le associazioni» ricorda Miazzi. Nel 2002 il trasloco. «Da quel momento Monselice non ha più nemmeno un punto di riferimento del Parco Colli. La villa, luogo di mostre e conferenze, ora accoglie gli uffici del Gal, un organismo indipendente. Altri spazi sono utilizzati sporadicamente da corsi dell’Università di Padova. Queste attività sono confinate in poche stanze al piano terra e tutto il resto è praticamente in disuso» sottolinea Miazzi. Osservando l’edificio dalla Rotonda di via del Santuario si vedono le falle nel tetto malconcio e i segni dei crolli.
«Continuiamo a chiederci perché, in un paese privo di sale pubbliche, si lascino in preda al degrado edifici del patrimonio pubblico, in particolare in un’area come quella della Rocca, che avrebbe bisogno di essere recuperata e valorizzata».
Davide Permunian
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