La veglia anti-Halloween scatena la polemica social

Saccolongo, tre ore di preghiera e adorazione alla vigilia di Ognissanti al centro dei francescani. Gli organizzatori: «È la notte in cui i satanisti si ritrovano per le messe nere»
locali - Fotografo: fotolia
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SACCOLONGO. Come ogni anno con la fine di ottobre si rinnova la guerra di pensiero sulla sovrapposizione tra la festa cattolica di Ognissanti del primo novembre e quella folkloristica di Halloween nella notte del 31 ottobre. E a Saccolongo i fedeli legati alla tradizione di Ognissanti propongono una veglia di preghiera contro la celebrazione di Halloween: l’appuntamento è per giovedì 31 dalle 21 alle ore 24 con una serata in cui verranno alternati, come recita la locandina, «momenti di preghiera, adorazione e lettura dei testi sacri».

La veglia verrà ospitata dalla chiesa della Casa del Sacro Cuore dei frati minori di Saccolongo, ma l’organizzazione della serata è da ricondurre a figure laiche: «Siamo un gruppo di preghiera composto da una decina di trentenni e quarantenni nato sull’eredità spirituale di padre Hechich» spiega Daniele Giane, l’organizzatore della veglia.

«È il settimo anno che proponiamo questa iniziativa a cui ogni volta partecipano duecento persone. Seguendo gli studi degli esorcisti sappiamo infatti che Halloween è la notte in cui i gruppi satanisti si ritrovano per messe nere e profanazione delle ostie. La stessa festa nasce con origini che richiamano alla magia nera e ai sacrifici umani, purtroppo su questo tema c’è molta ignoranza anche negli ambienti cattolici ed alcuni parroci concedono addirittura la sala patronale per le feste. Crediamo infine che far partecipare i propri figli a questa ricorrenza sia un profondo errore da parte dei genitori per i significati nascosti che ha».

Un’iniziativa che però sui social media ha inevitabilmente provocato polemiche. Nella locandina infatti viene sottolineato come «offrendo a Gesù il nostro tempo vogliamo ripagare con l’amore le tante offese che riceverà in quella notte».

Una considerazione che su Facebook ha diviso le opinioni. Tra chi ironicamente si chiedeva se si fosse tornati al Medioevo e chi sottolineava come Halloween fosse ormai una festa commerciale e non qualcosa di legato al demonio, c’è anche chi ha commentato sostenendo che non si può trattare come un peccatore un genitore solo perché fa partecipare i propri figli ad una semplice festa.

Una diatriba che si rivela poi interna anche ai cattolici, con chi da credente ha scritto che considera questa festa semplicemente come un «carnevale diverso» e che la Chiesa dovrebbe aprirsi maggiormente alle nuove generazioni.

Altra dimensione ha invece poi assunto la discussione tra i tradizionalisti che sostenevano che non fosse una festa “nostra” ma importata dall’America e chi invece ne rimarcava un’origine celtica e quindi con delle radici provenienti anche dall’Italia. —
 

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