La vita in vendita dei bianchi d’Africa

Alla Settimana della Critica il docufilm prodotto da Ryan Gosling
Un fermo immagine tratto dal docufilm 'White Shadow' che narra la storia di un ragazzo albino della Tanzania, vittima di persecuzione e pregiudizi. Il film, prodotto da Ryan Gosling e firmato Noaz Deshe, passerà alla 28. Settimana Internazionale della Critica al festival di Venezia, 10 agosto 2013. ANSA/
Un fermo immagine tratto dal docufilm 'White Shadow' che narra la storia di un ragazzo albino della Tanzania, vittima di persecuzione e pregiudizi. Il film, prodotto da Ryan Gosling e firmato Noaz Deshe, passerà alla 28. Settimana Internazionale della Critica al festival di Venezia, 10 agosto 2013. ANSA/

VENEZIA. Sono belle, crude e bizzarre le immagini degli albini africani, prigionieri di un colore che per i neri è un pregiudizio e anche una magia. “White Shadow”, prodotto da Ryan Gosling e firmato Noaz Deshe, opera prima di questo regista apolide che vive tra Germania e Stati Uniti, racconta le loro storie. Un docu film che si vedrà alla Mostra del Cinema nella Settimana della Critica:racconta i terribili massacri che colpiscono gli albini in Tanzania dove sono perseguitati. Medici-sciamani offrono ingenti somme per comprarsi parti del corpo degli albini per crearne pozioni magiche. Dal 2008 al 2010 si sono consumati oltre 200 omicidi ispirati a questo tipo di stregoneria. “White Shadow” racconta la storia di Alias, un ragazzino albino che dopo aver assistito all’assassinio del padre viene mandato dalla madre in città, nella casa dello zio Kosmos, a cercare rifugio.

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