La vittima è attendibile? Lo dirà un collegio di periti

Sarà un collegio formato da tre esperti ad accertare l’attendibilità del giovane che accusa di violenza sessuale aggravata l’ex rettore del seminario minorile, don Gino Temporin, 67 anni, quarant’anni...

Sarà un collegio formato da tre esperti ad accertare l’attendibilità del giovane che accusa di violenza sessuale aggravata l’ex rettore del seminario minorile, don Gino Temporin, 67 anni, quarant’anni di sacerdozio e mai un’ombra. Ieri il tribunale di Padova (presieduto dal giudice Claudio Marassi) ha affidato l’incarico peritale al dottor Claudio Rago dell’Istituto di medicina legale di Padova, alla psicologa bolognese Magda Tura e al professor Marziano Cerisoli, neuropsichiatra dell’Università di Bologna: tempo a disposizione 90 giorni. Entro metà settembre, infatti, il pool dovrà accertare se il ragazzo, ex allievo del seminario, veneziano d’origine e oggi ventiduenne, sia attendibile nella ricostruzione del proprio vissuto e degli accadimenti di cui è stasto protagonista nel corso della sua esistenza. Insomma un’analisi ad ampio spettro, non certo limitata agli episodi che hanno provocato il processo. Nel contempo dovranno indicare da quali eventuali patologie sia affetto. All’epoca dei fatti il ragazzo frequentava la terza media: nel corso del suo breve soggiorno nell’istituto, durato pochi mesi, sarebbe avvenuta la violenza. Di più, l’ex rettore avrebbe imposto all’allievo il silenzio, facendogli giurare il rispetto di quell’impegno su una Madonnina in legno. Peraltro il ragazzo avrebbe raccontato anche di pratiche sessuali in cui era stato coinvolto da altri seminaristi. Ma quei racconti sull’inferno vissuto sono emersi a distanza di anni durante i colloqui del ragazzino con psichiatri e psicologi in occasione di suoi soggiorni in una casa di cura. Prossima udienza il 2 ottobre alle 12. (cri.gen.)

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