L’abbraccio di due sorelle separate da quindici anni

Natalia, adottata con il fratello ucraino da una famiglia di Due Carrare ha cercato caparbia la piccola Tania e l’ha ritrovata solo pochi giorni fa

DUE CARRARE. Si sono guardate, poi abbracciate, infine hanno riso e pianto per la gioia immensa. Le sorelline Natalia e Tania si sono riviste per la prima volta dopo quasi 15 anni, nell'orfanotrofio di Iablunovka, in Ucraina. È una storia triste e commovente quella delle due ragazze, che qualche giorno fa si è conclusa con il più bel lieto fine. Ma della quale ancora altri capitoli devono essere scritti.

Le due sorelle ucraine, che oggi hanno 23 e 16 anni, sono state separate nel 2003. Entrambe si trovavano in un orfanotrofio ucraino, insieme al fratellino Alessandro, che oggi di anni ne ha invece 18. Venivano da una situazione familiare disastrosa, il papà era mancato e la madre naturale abusava di sostanze alcoliche. Per questo il tribunale ucraino aveva tolto i bimbi alla famiglia e li aveva affidati all'orfanotrofio. Nel 2003 Tania e Alessandro sono stati adottati da una famiglia padovana, di Due Carrare, che continua tuttora ad allevarli con amore. I due bambini sono così arrivati in Italia con i loro due nuovi genitori, Sergio Resente e la moglie Gianna Magnabosco. «Avevamo conosciuto Natalia qualche anno prima grazie a un progetto di ospitalità dei bambini che si trovavano nei pressi di Chernobyl, siamo stati conquistati da questa ragazzina che ci parlava tanto del fratellino, fino al punto di decidere l'adozione di entrambi», raccontano Sergio e Gianna.

Tania invece, che all'epoca aveva appena un anno e mezzo, era già stata adottata da un altra famiglia ucraina. «Natalia ha sempre avuto nel cuore la sorellina e si è sempre data l’obiettivo di riuscire a rintracciarla», racconta il papà della ragazza, che spiega come la figlia sia alla fine riuscita a individuarla e a partire dal 2014 si sia prodigata per trovare la sorella «Ha scritto alla famiglia adottiva di Tania per stabilire un contatto, ma non c'è stata risposta. Fino a quando, nel novembre del 2016, finalmente un’amica ucraina di Natalia, tramite Facebook, è riuscita a rintracciare direttamente Tania».

A quel punto una frase, la più toccante della vicenda, inviata tramite il social network Facebook da Natalia a Tania: «Forse tu non sai chi sono io, ma io so che tu sei mia sorella». Nel frattempo Tania era tornata in orfanotrofio. La sua mamma adottiva ucraina l'aveva abbandonata nuovamente, dicendole di dimenticarsi di lei e di non cercarla mai più. Insomma con lei la vita era stata ancora una volta crudele. Ma fortunatamente per Tania si è aperto un nuovo capitolo, forse il più bello della sua vita. Natalia e la mamma Gianna qualche giorno fa sono partite alla volta dell'Ucraina, sfidando la temperatura di 20 gradi sotto zero, e sono arrivate all'orfanotrofio di Iablunovka. Qui le due sorelle si sono finalmente riabbracciate. E ora sì, per promettersi di non lasciarsi più. L'obbiettivo è infatti che Tania venga a Padova e rimanga per sempre vicino ai suoi due fratelli.

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