Lacrime per Olga E una festa ucraina il 24 luglio ad Abano

ABANO TERME. Si stringe alla sorella nel tentativo di trovare un po' di sollievo all'immenso dolore che ancora le toglie il respiro. Un vuoto incolmabile, quello lasciato dalla sua piccola Olga, (Olha, in lingua ucraina) alla quale ieri mattina è stata intitolata la biblioteca della scuola primaria Manzoni, che lei frequentava. Mamma Oksana, insieme a papà Andrij, alla figlioletta di 11 anni e agli zii Andrea e Oxana, sono crollati in un pianto disperato quando una maestra ha scoperto la targa che riporta il nome della loro bimba. Sono seguiti lunghi momenti di silenzio e lacrime, che hanno coinvolto tutti i presenti, durante i quali il dirigente scolastico Antonio Di Leo ha abbracciato papà Andrij. Solo otto mesi sono trascorsi dall’incidente, nel quale la piccola ucraina di nove anni è morta. Era in bicicletta davanti casa, in via Stella, portando sul sellino la sorellina di un anno più grande, quando una vettura le ha travolte. Pronto il ricovero in ospedale, ma per Olga non c’è stato nulla da fare. Ed è per volontà dei genitori della bimba che il 24 luglio prossimo, giornata in cui Olga avrebbe compiuto dieci anni e che coincide anche con il suo onomastico, che la comunità ucraina intende ricordare la piccola con un evento in piazza ad Abano. «Olha era allegra e gioiosa, amava ballare con il gruppo di danzatori del nostro Paese» racconta trattenendo le lacrime la mamma «ed è proprio in suo ricordo e per rafforzare il rapporto con tutti i cittadini di Abano che vogliamo far conoscere le nostre tradizioni. Il ricordo di quelle ore terribile passate mentre mia figlia era tra la vita e la morte mi perseguita ancora oggi. Anche la sorellina ha momenti di angoscia. Quando è con le amiche a scuola è felice ma al rientro a casa i ricordi sono ancora molto vivi. Andiamo ogni giorno a pregare sulla tomba di Olha e a portarle dei fiori che lei amava tanto» continua «Tutti ci sono stati vicini e ancora oggi delle assistenti vengono a trovare noi e la nostra bimba per aiutarci a passare questo periodo di dolore».
Ieri mattina tanti bimbi si sono stretti attorno alla famiglia, durante la festa di chiusura della settimana dedicata all’arte e alla tecnologia, durante la quale si sono cimentati, guidati dalle maestre e dagli esperti del Museo Guggenheim di Venezia, nella realizzazione di vere e proprie opere d’arte che sono state esposte nei locali della scuola. Espressività e allegria ma soprattutto lavoro eseguito assieme in armonia. Significative le parole di Arianna, la mamma di Juri, Lara e Sofia, che ha collaborato per realizzare le t-shirt indossate dagli alunni durante la loro visita a Venezia: «Vedere i bimbi sgranare gli occhi per la contentezza di aver creato con le loro mani un capolavoro è stata per me un’emozione unica».
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