L'addio a Riccardo Tiso: «Grazie di avercelo dato per 24 anni»

CURTAROLO. Campane a festa e un lungo applauso hanno accompagnato fuori dalla chiesa di Santa Maria di Non il feretro di Riccardo Tiso al termine di un funerale celebrato secondo la più tradizionale liturgia senza nessuna concessione al folclore. Per il loro ragazzo mamma Fabiola e papà Renzo, straziati dal dolore, hanno voluto un cofano bianco ricoperto di fiori candidi. Sul feretro i compagni del calcio hanno deposto due magliette, la numero 11 del Virtus Villanova e la bianca e rossa degli Amici di Curtarolo. Un migliaio le persone accorse a rendere l’ultimo saluto al ventiquattrenne perito informatico morto sabato sera ad Arsego a causa di un incidente stradale.
Tantissimi i rappresentanti del mondo calcistico giovanile: erano presenti non solo i dirigenti e i giocatori delle formazioni in cui ha militato Riccardo, ma anche molte altre società per dimostrare quanto apprezzavano Riccardo e quanto stimano la famiglia Tiso. Villafranca, Villanova, Pertichese, Campetra, Ardspera, Vigontina, San Paolo, Campodarsego, Curtarolese, Limena, Dolo, Mellaredo, l’elenco sarebbe ancora lungo. C’erano anche i dipendenti dell’azienda di papà Tiso dove Riccardo lavorava come perito informatico e una delegazione dell’Associazione Vittime della Strada.
Tutti hanno potuto ascoltare l’appassionata omelia tenuta dal parroco don Loris, che ha concelebrato con don Emanuele, parroco di Pieve, don Giuliano, di Campo San Martino e don Daniele, ora alla Mandria. Il sacerdote ha richiamato nuovamente alla fede: «Riccardo lo vogliamo ricordare nelle mani del Signore, lo crediamo perché abbiamo fede, la perla preziosa che Dio ha nascosto nei nostri cuori, quel dono immenso, quel miracolo costante che Dio fa a tutti noi per andare a cogliere l’eternità. Riccardo non lo avete perso» ha aggiunto il sacerdote commosso «è con voi. Ci stringiamo a voi, alla sua famiglia».
Poi, nel vedere le lacrime del fratello minore, don Loris lo ha richiamato affettuosamente: «Federico, hai finito di piangere? Riccardo è nel regno dei cieli, nel regno della festa e della gioia». Al termine della cerimonia funebre Riccardo è stato ricordato dalla fidanzata Ilaria e dalla sorella Gloria. «La tua passione era il calcio, sei sempre stato un fenomeno. Il tuo desiderio più grande era che venissi la domenica a vedere le tue partite. Sono sicura che avrò sempre un angelo che veglierà su di me» ha detto Ilaria. «Ti voglio ricordare per la tua gioia, la tua allegria, il tuo sorriso» ha concluso Gloria fra i singhiozzi «quando ridevi tu, mi veniva sempre da ridere. Grazie Signore, grazie per avercelo donato per 24 anni. Ti dico grazie da parte di tutta la nostra famiglia». La messa funebre si è conclusa con gli inni mariani cantati dalla corale parrocchiale quale omaggio alla Madonna di Tessara di cui Santa Maria di Non ospita il Santuario.
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