Ladri con il metal detector un colpo da 50 mila euro

È tornata a casa dopo un weekend trascorso fuori e ha ritrovato l’appartamento svuotato di ogni oggetto di valore: sono spariti gioielli per 20 mila euro e 25 borsette Gucci e Vuitton. Significa che i malviventi se ne sono andati con un bottino che ammonta a oltre 50 mila euro di valore. Il furto messo a segno in via Montà 104 preoccupa anche per la tecnica usata: per entrare hanno usato la “chiave bulgara” e per trovare la cassaforte un metal detector.
La triste scoperta l’ha fatta domenica mattina V.D.P., 37 anni, dipendente pubblica. «Ho infilato la chiave nella serratura e pensavo di aver chiuso senza mandate ma la realtà era ben diversa: ho trovato il disastro. I ladri mi hanno rubato tutto», racconta la donna ancora sotto choc.
Nessun segno di scasso dunque. Hanno usato, ancora una volta, la cosiddetta “chiave bulgara”, un marchingegno che consente di violare qualsiasi serratura senza lasciare segni. Una volta in casa si sono fiondati subito nelle vicinanze del quadro dietro il quale si cela la cassaforte. Hanno aperto anche quella facendo sparire tutti i gioielli che c’erano dentro. Secondo la polizia i malviventi hanno usato una sorta di metal detector in grado di individuare subito dove si nasconde il forziere con gli oggetti di valore all’interno.
«Mi hanno rubato anelli, braccialetti e collane ma non solo: si sono portati via anche le mie 25 borse. Di queste, 19 erano Louis Vuitton e le altre Gucci. Sono disperata».
I poliziotti della Squadra volante hanno compreso subito che non si trattava di un furto normale e per questo è stato richiesto l’intervento dei colleghi della Scientifica. Bisogna raccogliere quanti più indizi possibili perché questa è una banda di professionisti in grado di oltrepassare qualsiasi porta blindata.
«Mi resta tanta amarezza oltre che un danno veramente ingente» lamenta la donna derubata. Tra l’altro i malviventi hanno colto l’occasione per svuotare anche un altro appartamento sullo stesso piano.
Per quel che riguarda la chiave bulgara, la leggenda racconta che il grimaldello deve questo nome al suo inventore, il servizio segreto bulgaro, il Kds. Si tratta di passepartout in grado di violare ogni serratura compreso il «cilindro europeo». Lo speciale grimaldello viene utilizzato come tensore e inserito nella serratura seguito da un decodificatore, la «chiave morbida». Questa ha denti mobili, regolati da una frizione che riesce a rilevare la posizione dei denti della chiave originale.
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