L’albero cade e schiva l’edicola «Un miracolo»

«Bastavano venti centimetri e l'albero avrebbe centrato e distrutto la mia edicola. Invece la Madonna ha messo la sua mano e sono stato graziato». Marino Rossetto, 60 anni, si commuove ancora al solo pensarci. È il giornalaio di Ponte di Brenta: la sua edicola, di cui ha la gestione insieme alla moglie Paola dal 2008, è situata proprio di fronte alla chiesa di San Marco, in piazza Silvio Barbato.
Era il sette luglio scorso, le otto di sera, e una vera e propria bufera si era abbattuta sulla città: il vento, fortissimo, complice anche la scarsa manutenzione, ha sradicato l'enorme pianta secolare che troneggiava nel piazzale antistante la chiesa. Era un albero gigante, quasi un simbolo del quartiere: ad abbracciarne il diametro del tronco non riuscivano neanche tre persone. Cadendo ha centrato in pieno un furgoncino posteggiato in piazza, schivando di un niente invece l'edicola di Marino e Paola, originari di Villatora di Saonara.
«Sono da sempre molto devoto alla Madonna», racconta Marino, «Tanto che ero già d'accordo con don Renzo Rizzato, parroco della chiesa di San Marco, di fare una piccola nicchia a lei dedicata di fianco a Casa Serena, il centro anziani. L'episodio dell'albero caduto mi ha convinto a partire subito con i lavori». Il tempo di recuperare il materiale e via: un mese fa il giornalaio inizia la costruzione di questo capitello in pietra, a cui lavora dopo la chiusura dell'edicola. «Mi ci dedico dalle 19 alle 21 circa. Mi sveglio tutte le mattine alle 3.45, quindi la sera sono molto stanco, ma lo faccio volentieri: la Madonna mi ha miracolato, se l'albero avesse distrutto la mia edicola sarei rimasto senza lavoro, sarei stato rovinato. E invece non abbiamo avuto nessun danno, neanche per il forte mal tempo. È stata una vera e propria grazia». Marino ha già provato in passato cosa significa rimanere senza un lavoro: proprio nel 2008 l'azienda per cui lavorava da più di trent'anni l'aveva lasciato a casa, a 54 anni, un'età in cui è davvero difficile ricostruire una carriera professionale. Ma lui non si è dato per vinto e, insieme alla moglie, ha preso in gestione la storica edicola di Ponte di Brenta, dimostrando di non sapersi scoraggiare di fronte alle difficoltà ma, anzi, di essere in grado di rimettersi in gioco cambiando completamente mestiere. Anche il parrocco Don Renzo è convinto che nell'evento di luglio ci sia stata la mano della Madonna: «Marino è molto devoto e questa è stata una grazia speciale. Fra la Madonna e lui c'è un bel rapporto di figliolanza. In questo scampato pericolo si è vista una protezione particolare di Maria: la riconoscenza di Marino si esprime proprio nella costruzione di un'opera unica, fatta con le sue mani».
La nicchia verrà conclusa nei prossimi mesi ed inaugurata l'otto dicembre: proprio il giorno che la Chiesa Cattolica dedica all'Immacolata Concezione, ossia al concepimento della Vergine Maria.
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