L’amore per i figli ma delle amiche

Son tutte belle le mamme del mondo. E anche un po’ affamate di bei giovanotti dagli addominali scolpiti. Fin qui, nulla di male, se non fosse che le mamme in questione si innamorano dei reciproci...

Son tutte belle le mamme del mondo. E anche un po’ affamate di bei giovanotti dagli addominali scolpiti. Fin qui, nulla di male, se non fosse che le mamme in questione si innamorano dei reciproci figli. “Two mothers” di Anne Fontaine (tratto dal romanzo “Le nonne” del premio nobel Doris Lessing) prova a delineare dinamiche sociali e sessuali di un quartetto borderline: Lil (Naomi Watts) e Roz (Robin Whright) sono due amiche di infanzia che, diventate adulte (forse immortali, a giudicare dal lentissimo invecchiamento), si abbandonano a una relazione-tabù l’una con il figlio dell’altra. Nel paradiso terrestre di una regione incontaminata dell’Australia, le due mamme si comportano come collegiali innamorate e sdilinquiscono per i muscoli di due modelli/surfisti costantemente a petto nudo. Uscite a quattro (senza problemi di orari, tanto c’è mamma che vigila) e bicchierate di vino vista oceano fino a quando la differenza di età fa implodere le coppie con pesanti effetti collaterali sui legami futuri. Anne Fontaine non approfondisce (semmai disinnesca per prima la provocazione isolando i protagonisti su una chiatta in mezzo al mare), non solletica, si appiattisce su una sceneggiatura mai credibile, estetizzando le simmetrie in uno scenario (castissimo) da Laguna Blu. Sembra di stare sul set di una pubblicità di Dolce e Gabbana lunga quasi due ore. (m.c.)

Durata: 110’. Voto: *

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