L’autista pirata torna a casa

Ha ottenuto gli arresti domiciliari a Messina Davanti al gip Sonia Bello ammette: «Fuggito per paura»

PADOVA. Ieri l’interrogatorio di garanzia in carcere davanti al magistrato. Entro oggi Angelo De Luca, 33 anni, deve raggiungere la sua abitazione a Messina: ha ottenuto gli arresti domiciliari. Domani è prevista l’autopsia indispensabile a chiarire “tecnicamente” la drammatica morte di Francesca Fincato, 23 anni che era appena scesa dal bus.

Il tragico incidente stradale in via IV Novembre a Mestrino viene ricostruito per via giudiziaria. Assistito dall’avvocato Davide Pessi, l’autista del camion ha risposto per 45 minuti alle domande del gip Sonia Bello all’interno della casa circondariale. De Luca era stato arrestato nel Vicentino, grazie alla testimone oculare. Una donna veronese aveva affidato al 113 il numero di targa del camion mentre stava proseguendo la sua corsa.

In un primo momento, l’autista aveva sostenuto di non essersi accorto di niente. Tanto da raggiungere con il mezzo scarico, in serata, l’allevamento di pollame a Campiglia dei Berici. Lì era stato rintracciato dagli investigatori della Polstrada di Padova con le ruote del camion ancora imbrattate di sangue e altre inequivocabili conseguenze dell’incidente di Mestrino.

E ieri mattina De Luca ha ammesso le sue responsabilità: «Ero molto impaurito, ho visto tutta quella gente, temevo di fare una brutta fine se fossi sceso dalla cabina di guida», ha aggiunto.

Di qui l’imputazione di omissione di soccorso, che va ad aggiungersi a quella di omicidio colposo. Di fronte al magistrato, De Luca si è dichiarato di nuovo pentito. E ha, di fatto, accettato quanto viene contestato dal rapporto stilato nella caserma della Polstrada, al termine delle prime indagini affidate al dirigente Carmine Tabarro e coordinate dal pubblico ministero Emma Ferrero.

Alla fine dell’interrogatorio di ieri mattina in carcere, l’autista siciliano ha ottenuto la concessione degli arresti domiciliari. Entro la giornata di oggi dovrà rientrare a Messina con mezzi propri, per poi rispettare le misure alternative alla detenzione nella casa in cui risiede insieme alla moglie.

Domani, invece, il consulente nominato dalla Procura della Repubblica effettuerà l’autopsia. La famiglia Fincato può decidere di nominare un perito di fiducia, in vista del processo e della costituzione di parte civile.

Un altro “accertamento irripetibile” nell’inchiesta riguarderà la ricostruzione dettagliata dell’incidente di via IV Novembre a Mestrino, con ulteriori “verdetti” di natura tecnica: sul Tir che è già stato messo sotto sequestro; sul cronotachigrafo per verificarne l’integrità e le eventuali informazioni; su ogni altro elemento cruciale raccolto “a caldo”.

Nei prossimi giorni, dunque, prenderà definitivamente corpo il fascicolo dell’inchiesta con tutti i rilievi effettuati in via IV Novembre e la successiva documentazione ufficiale. E arriverà anche il nulla osta della Procura alla celebrazione del funerale di Francesca Fincato. (e.m.)

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