Lavori a Biologia, la ditta vince al Tar contro l’Università di Padova

La società Altamura Onofrio aveva contestato il progetto. L’Ateneo: «Rescisso il contratto per abbandono del cantiere»
Carlo Bellotto

Lavori bloccati da un anno e mezzo nell’ala est del complesso Vallisneri di Biologia, ora la società che si è aggiudicata l’appalto vince al Tar contro l’Università di Padova.

Si tratta dell’azienda Altamura Onofrio e Figli srl di Bitonto nel Barese che, difesa dall’avvocato Giovanni Nardelli, si era opposta al rifiuto di prendere visione ed estrarre copia integrale degli atti e della documentazione relativi al bando stesso, comprensivo di nuovi costi e progettazione.

Ora i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso e ordinato all’Università di consentire l’accesso ai documenti richiesti entro il termine di 30 giorni dalla notificazione della sentenza che è stata pronunciata pochi giorni fa. Inoltre nell’ipotesi di ulteriore inottemperanza, è stato nominato quale commissario ad acta, il prefetto di Padova.

L’Università è stata condanna a rifondere le spese di giudizio a favore della ricorrente, liquidate in 1.500 euro oltre a spese.

Per capire la vicenda bisogna fare un passo indietro. La società Altamura vince nel novembre 2020 (firma del contratto di appalto nel febbraio 2021 con un ribasso del 25%) l’appalto di restauro per circa 3 milioni di euro del complesso Vallisneri (trasformazione ex spazi didattici per attività di ricerca) ma ben presto rileva e contesta che il progetto presenta delle mancanze, ossia non conteggia dei lavori che devono essere fatti.

In pratica l’azienda spende circa 700 mila euro in più e si espone ben oltre il 20 per cento del totale complessivo, che solitamente rappresenta la quota massima, arrivando a più del 50 per cento. Inizia il braccio di ferro con l’Università che non approva la perizia dei nuovi costi e non consente l’accesso agli atti all’impresa. I lavori sono fermi parzialmente dal marzo 2022 e totalmente dal novembre 2022.

«Secondo quanto prospettato dalla ricorrente», scrivono i giudici nella sentenza «l’appalto è da subito apparso in concreto ineseguibile per via di molteplici criticità, causate dall’erronea originaria progettazione confluita in quella esecutiva, alle quali si è aggiunta l’inerzia della stazione appaltante per la risoluzione delle problematiche. In tal senso, deporrebbero sia le riserve scritte negli atti di contabilità, sia l’intenso scambio epistolare intervenuto tra le parti, aspetti prodromici all’instaurazione di un separato giudizio. È emersa la necessità di avviare, da parte della committente, l’istruttoria per l’elaborazione di una perizia di variante in corso d’opera e per una modifica al contratto d’appalto».

Sempre stando a quanto scrivono i giudici la direzione lavori ha ordinato all’azienda di eseguire alcuni lavori contemplati nella perizia mai consegnata all’azienda. Da qui l’accoglimento del ricorso. Nel frattempo i lavori restano fermi.

LA REPLICA DELL’UNIVERSITA’

“Gli atti in questione sono costituiti da documenti progettuali di una variante, già sottoscritta dall’azienda a fine 2022” sottolinea l’Università in una nota.

"Appare impensabile, quindi, che l’azienda non ne fosse già in possesso. La perizia, fra l’altro, è stata dall’azienda stessa rimessa in discussione, al punto che i lavori si sono fermati per abbandono del cantiere da parte dell’impresa. Per questo motivo il rapporto di appalto con la Altamura è definitivamente e irreversibilmente cessato a seguito di recesso esercitato dall’Ateneo con decreto del direttore generale del 6 marzo 2024”.

"Si riteneva pertanto esaurito l’interesse della Altamura all’acquisizione della documentazione oggetto di ricorso (tra l’altro, come detto, già possesso dell’azienda per averla in precedenza sottoscritta) e si era, quindi, deciso (anche a fini di risparmio di spese legali) di non costituirsi in giudizio, che è, così, arrivato a sentenza senza la partecipazione dell’Università e quando oramai l’appalto con l’impresa era già da oltre un mese cessato”. 

Ecco l’elenco degli interventi principali appena conclusi, in corso o di prossimo avvio:

 impianti rilevazione incendio, evacuazione e luci emergenza: importo intervento in corso 2 milioni di euro

- adeguamento dorsali elettriche: importo intervento in corso 4,2 milioni di euro;

- ristrutturazioni locali per installazione microscopi TEM1 (intervento concluso) e TEM2: importo intervento in corso 250 mila euro;

- ristrutturazione laboratori quarto piano nord: importo intervento concluso 400 mila euro;

- ristrutturazione laboratori primo e secondo nord: importo intervento appaltato 400 mila euro;

- rifacimento ascensori e montacarichi lato scientifica: importo intervento appaltato 400 mila euro;

- adeguamento alimentazione da cabina nord Piovego a seguito cambio tensione da parte del distributore: importo stimato intervento da eseguire 250 mila euro;

- attivazione sistema di alimentazione da gruppo elettrogeno: importo stimato intervento da eseguire 400 mila euro;

- ristrutturazione impiantistica con potenziamento sistemi di generazione acqua refrigerata per condizionamento: importo stimato intervento da eseguire 2 milioni di euro;

- realizzazione facility di microscopia presso il piano interrato zona ex biblioteca: importo intervento appaltato 3,1 milioni di euro.

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