Lavori certificati prima di essere finiti

POLVERARA. Il restauro dell’Antico Mulino di via Fiumicello, edificio di inizio Novecento destinato a diventare sede museale, figura fra i lavori pubblici del Comune di Polverara su cui si stanno concentrando le indagini della Procura di Padova. Le perplessità sull’argomento, del resto, non sono solo quelle sollevate nell’esposto che la consigliera di minoranza della lista Insieme per Polverara Marta Melina ha presentato lo scorso 28 febbraio. «Si evince», scrive Melina dopo aver elencato una serie di atti della giunta comunale, «che l’Amministrazione nel 2012 ha approvato una variante al progetto esecutivo, ha eseguito i lavori relativi al primo stralcio del progetto comprensivo della variante e, successivamente, nell’ottobre del 2013, ha richiesto l’autorizzazione alla Soprintendenza sulla variante stessa». C’è ben altro che suscita gli interrogativi degli inquirenti. Tutto ruota intorno alla delibera di giunta 76 del 6 dicembre 2012 “Lavori di recupero e riqualificazione dell’Antico Mulino di Polverara e approvazione contabilità finale dei lavori complessivi con rendicontazione generale e certificato di regolare esecuzione”. Nel testo si legge: «I lavori sono stati recentemente eseguiti dall’impresa Edil 2000 di Sant’Angelo di Piove e per le opere esterne dall’impresa Euro Sa.Fe di Polverara e con affidamenti diretti». Segue l’elenco di questi ultimi: 38.742 euro a Meneghetti Maurizio per l’impianto termoidraulico, 44.372 euro a Pengo Filippo Impianti elettrici per l’impianto elettrico, 39.803 euro a Chinello Moreno & F.lli per opere da pittore, 3.080 euro a Bozzolan Fabio per opere in ferro e 27.884 euro a Euro Sa.Fe per sistemazione del piazzale: totale 153.881 euro. La delibera cita anche «la regolare esecuzione del collegamento ciclabile al complesso museale dell’Antico Mulino per un importo di 252.822 euro, saldato all’Euro Sa.Fe in due tranche (fattura 25 del 25 novembre 2011 e fattura 62 del 22 novembre 2012). La spesa complessiva, escluse le spese tecniche, è di 944.243 euro». Alla delibera è allegata la Relazione sul conto finale e il Certificato di regolare esecuzione firmati dall’appaltatore (Edil 2000), dal Direttore dei lavori ingegnere Eugenio Righetti e dal Responsabile del procedimento architetto Riccardo Meneghel. Eppure molte opere previste dal progetto non sono a oggi realizzate. Non solo. La relazione è datata 3 dicembre 2012, tuttavia nel testo dello stesso atto si legge. «L’ultimazione dei lavori è avvenuta il giorno 8 dicembre 2012 (festa dell’Immacolata, 5 giorni dopo, ndr) come è stato accertato con certificato in data 8 dicembre 2012 e quindi in tempo utile». Certificazione e delibera a cui è allegata risultano anteriori alla data di fine lavori dichiarata. Una discrepanza temporale che dovrà essere spiegata. Tanto più che la delibera 76 è stata redatta al fine di chiedere (e ottenere) alla Regione Veneto il contribuito di 385 mila euro per i lavori al Mulino. Il cantiere, poi, che si dice concluso l’8 dicembre 2012, è stato materialmente smantellato solo nelle scorse settimane, come si evince dalle foto scattate nel corso di un sopralluogo di una decina di giorni fa.
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