L’azienda di Limena dove la fantascienza è diventata realtà nel segno di Star Trek

Professional Show produce e vende simulatori di volo in tutto il mondo Il fondatore Leonardo Girardi l’ha voluta come una navicella spaziale 
MARIAN-FOTOPIRAN-LIMENA-PROFESSIONAL SHOW
MARIAN-FOTOPIRAN-LIMENA-PROFESSIONAL SHOW

La scoperta

Dall’esterno nulla di che. Un edificio come tanti, grande come tutti gli altri intorno, lungo una strada di capannoni industriali, a Limena, in via Praimbole. Ma basta arrivare alla soglia, alla bussola cilindrica (come quella delle banche) d’ingresso, per rendersi conto che Professional Show non è come tutte le altre aziende. E non solo perché produce simulatori di volo senza rivali nel mondo. Due passi all’interno e il capitano Kirk, insieme ad altri volti di Star Trek, saluta dalla parete. Poi si spalanca una porta metallica, proprio quella di un’astronave, che conduce ad un corridoio spaziale. A terra si inseguono luci lampeggianti, mentre incastonati nel muro trovano spazio cimeli della storia del cinema, dall’uovo di Jurassic Park alla spada laser di Luke Skywalker.

Il titolare Leonardo Girardi
Il titolare Leonardo Girardi


Sala riunione

Ma non siamo sul Millennium Falcon: il corridoio porta ad una sala riunioni, che è l’originale prima classe di un aereo Dc9. Il messaggio è chiaro: ciò che altrove è fantascienza, qui è realtà. Tutto nasce dalla fantasia e dalla testardaggine di Leonardo Girardi, vicentino classe 1960, che nei anni Novanta ha girato l’America e le sue imprese. Lì, a Orlando, ha scoperto le aziende “tematiche”, dove tutto l’ambiente interno è ispirato al prodotto. E lui, che all’epoca si occupava di impianti audio-video, scelse Star Trek. Dall’ingresso ai magazzini, tutto richiama la navicella spaziale: perfino le scrivanie, di tutti gli uffici, riproducono il pannello dei comandi. Qualcuno racconta che siano state portate dentro per ultime, quando la struttura era già ultimata.

Pareti abbattute

Ma gli addetti ai lavori non avevano considerato un dettaglio: quei tavoli, creati su misura a modello della flotta stellare, sono un pezzo unico e non smontabile. E dalle porte non ci passano. Ma Girardi le voleva, a tutti i costi. Così si fece costruire un montacarichi su misura, le pareti nuove furono abbattute e poi ricostruite una volta portate dentro le scrivanie. Qualche anno dopo trovò in vendita il modello originale (grande diversi metri) del palazzo in cui è stato girato “La finestra sul cortile”. Lo comprò e lo mise nella sala relax, dove i dipendenti possono concedersi una piccola pausa. Oggi l’azienda continua a produrre impianti audiovideo di altissimo livello (tra i clienti ci sono Sky, Mediaset e il Moto Gp di tutto il mondo) e dal 2006 ha aperto la divisione Fsc, Flight simulator center. «Progettiamo e realizziamo simulatori di ogni genere», spiega Gioele Fusato, responsabile vendite, «e li vendiamo ad ogni tipo di cliente: dall’emiro che ne vuole uno in casa alle scuole di volo, dall’Alitalia ad aziende estere che li acquistano a fini di intrattenimento. I costi sono molto variabili e vanno da poche migliaia di euro al mezzo milione, a seconda della complessità della struttura. L’unicità dei nostri prodotti sta nella qualità dell’immagine: noi lavoriamo con l’audio-video e siamo abituati ad una definizione altissima. Anche gli scenari sono curati con la massima cura: per quelli italiani abbiamo usato la banca dati del Ministero dell’Ambiente».

Formazione

Girardi è un visionario e in questo nuovo settore vede non solo business, ma anche formazione: l’azienda ha realizzato di recente un simulatore di torre di controllo per l’istituto Marconi di Padova (unico in Italia ad averne uno) e ha inaugurato una sala “demo” dove testare diversi simulatori. Uno spazio che l’imprenditore sogna pieno di giovani, magari i piloti del futuro. —

 

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