Le 1133 morti sul lavoro raccontate con l’arte dai ragazzi dell’Euganeo

Svelata l’installazione degli studenti Iis nella sede del Fermi Una foglia per ogni decesso nel 2018 in tutta Italia
Este (PD), 8 Giugno 2019. Inaugurazione statuta fatta dagli studenti in memoria di caduti del lavoro. Nella foto: la statua realizzata dagli studenti
Este (PD), 8 Giugno 2019. Inaugurazione statuta fatta dagli studenti in memoria di caduti del lavoro. Nella foto: la statua realizzata dagli studenti

ESTE. Una foglia per ogni caduto. A scuola si può anche parlare di sicurezza sul lavoro e la riflessione può persino diventare arte. Lo hanno dimostrato ieri mattina gli studenti dell’Iis Euganeo che nella sede del Fermi hanno svelato un’installazione che, oltre ad essere di pregevole fattura, apre una seria riflessione sulla piaga dei morti nel lavoro.

Si tratta di un albero con 1133 foglie, una per ognuno dei morti in ambiente lavorativo l’anno scorso in tutta Italia. L’opera d’arte arriva al termine di un lungo percorso che ha coinvolto, in particolare, tre classi dell’Ipia Euganeo e altrettante classi dell’Itis Euganeo di Este.

Il progetto è partito da un’idea della professoressa Elisa Bussi che ha trovato piena condivisione e collaborazione da parte del professor Federico Pavan e per alcune fasi della professoressa Elisabetta Trivellato.

La professoressa ha iniziato con una riflessione proposta agli studenti: quanti lavoratori muoiono durante le loro normali mansioni quotidiane?

La tematica è stata approfondita con alcuni sindacalisti di Cgil Veneto e Cgil Padova, in particolare con il dottor Giovanni Simioni che ha incontrato più volte i ragazzi, lodando la lettura originale data dall’istituto a questo problema.

I ragazzi hanno compiuto un meticoloso lavoro di ricerca, arrivando al dato allarmante del 2018: 1133 morti durante il loro lavoro e il Veneto è una delle regioni che conta il maggior numero di decessi. In collaborazione con gli studenti del laboratorio di audiolibro dell’Itis, i ragazzi hanno anche realizzato un video, registrando voci, notizie e il lavoro dei loro compagni nell’officina dell’Ipia, dove una settantina di studenti hanno realizzato materialmente l’albero sotto la guida del professor Pavan.

Le foglie sono in rame e alluminio, di colore diverso per i deceduti in Veneto. La scuola ha avuto la collaborazione della ditta Cmem di Vighizzolo d’Este, che ha dato un valido supporto al progetto, e il sostegno e contributo dell’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro. L’opera, visibile dalla regionale 10, è affiancata dalla scritta “Il lavoro è libertà. L’ignoranza e lo sfruttamento uccidono”. ––

Nicola Cesaro

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