Le cabine dell’Enel di Padova rivivono con i colori dell’arte urbana

Sorto a Vigodarzere, il fenomeno si è rapidamente diffuso a Cadoneghe, Albignasego e Limena. Alunni, gruppi di volontari e writer con le decorazioni ridefiniscono gli spazi delle comunità  

PADOVA. Da ricovero degli impianti di alimentazione elettrica a opere d’arte. Le cabine elettriche che forniscono luce alle abitazioni stanno vivendo negli ultimi anni delle trasformazioni “artistiche”: con il benestare di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica, le pareti delle grigie, anonime, squadrate strutture si colorano di vere e propri tocchi artistici, a volte realizzate da writers professionisti, altre dalle mani dei bambini che abitano i quartieri.

Un’opera di riqualificazione urbana unica nel suo genere, che sta prendendo piede in tutta Italia e che nei Comuni della cintura metropolitana padovana si è particolarmente diffusa. «Queste iniziative confermano il nostro legame con le comunità in cui operiamo» dichiara Stefano Leviti, responsabile E-Distribuzione per la provincia di Padova «e valorizzano le nostre infrastrutture all’interno del paesaggio e dell’arredo urbano».

Il Comune di Vigodarzere, a detta di E-Distribuzione, è il territorio padovano nel quale è collocato il maggior numero di cabine colorate e rinnovate. Sono cinque e in previsione c’è di continuare. «In tutto il territorio ne sono dislocate una cinquantina, pertanto vedremo in quali zone andare ad operare le prossime volte» spiega l’assessore Elisa Cavinato, che ha seguito la decorazione dei piccoli edifici di servizio nel progetto denominato “Vigodarzere a colori”.



Ad aprile hanno preso vitalità le due cabine del parco di via Levi, grazie alla collaborazione tra assessorato all’Ambiente, l’associazione “Aiutiamoci a tenere pulito Vigodarzere”, gli alunni e gli insegnanti della scuola media “A. Moroni”: tutti, adulti e bambini, con il pennello in mano e le briglia sciolte della fantasia. Il territorio se lo vivono loro e se lo sono riqualificato, generazioni diverse l’una accanto all’altra. Il 5 ottobre l’esperimento si è ripetuto con altre tre strutture nella zona artigianale di Saletto.

Anche ad Albignasego sono stati i ragazzi a decorare la cabina posta nel parco giovani a loro dedicato in via Milano. Il murale è stato realizzato l’anno scorso dal gruppo di adolescenti che ha partecipato al laboratorio estivo “writing lab” , organizzato dall’amministrazione comunale e tenuto dal writer Giacomo Meda. Limena ospita due capolavori d’artista nel proprio territorio: in via Bachelet la cabina è diventata un’opera d’arte grazie al murale “Madre e figlio” realizzata a luglio dello scorso anno dal writer Alex Axe Ermini.



A causa della sostituzione della porta, parte del visino del bimbo è stato rimossa, ma sul retro della stessa cabina è comparso da qualche mese un anziano signore di grigio vestito, cappello ed ombrello tra le mani, che dando le spalle a chi guarda osserva pensoso e distinto avanti a lui. L’altra stupenda cabina fa sfoggio di sé in via San Francesco, “dono” dell’associazione Ottavo Miglio, che l’aveva inserita nel progetto culturale del Porto Vecchio Festival.

L’artista Andrea Coppo, che dipinge come C0110, a maggio ha regalato a Cadoneghe una grande stampa in pvc, appesa alla cabina elettrica posta tra via Montale e via Tasso. È corredata da una poesia ed è un inno a una donna forte, che fronteggia e vince la sfida contro la violenza.


 

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