Le estetiste croate in visita alle colleghe di Mestrino

MESTRINO. Professioniste della bellezza croate in visita in Italia, in uno scambio culturale e lavorativo all’interno del progetto Euprocrob della Comunità europea, di cui Cna è partner. Una...

MESTRINO. Professioniste della bellezza croate in visita in Italia, in uno scambio culturale e lavorativo all’interno del progetto Euprocrob della Comunità europea, di cui Cna è partner. Una delegazione di quindici estetiste è giunta in Italia da Zagabria, in visita ieri pomeriggio al centro estetico di Mestrino “Quintessenza”, la cui peculiarità è il percorso benessere. Ospiti delle due proprietarie, Manuela Bucalo e Maura Pitton, le colleghe croate hanno potuto visitare il centro estetico, confrontandolo con i propri, e confrontarsi anche sulle esperienze formative e lavorative. Ci sono costanti che si ripetono sia in Italia che in Croazia, a proposito della bellezza: non tramonta mai la ceretta ed è di moda lo smalto in gel colorato e decorato per le unghie. I maschietti anche oltre confine vanno a farsi i trattamenti estetici, ma mentre in Italia prediligono la pulizia del viso e trattamenti anti-adipe, specie se imprenditori con la necessità di ben apparire, in Croazia gli uomini sono disdegnano la depilazione e chiedono in molti la tinta a ciglia e sopracciglia, per intensificare lo sguardo. «In Croazia c’è grande cura e attenzione per la salute. Le lampade abbronzanti sono praticamente sparite dai centri estetici», spiega Lajla Kruži„, presidente nazionale della categoria di estetiste croate, «perché le donne temono possano essere nocive. Si scelgono poi prodotti naturali e va per la maggiore una depilazione dolce e antica come quella allo zucchero e caramello, tipica dei paesi arabi, che dona morbidezza alla pelle e dura più a lungo». Se è vero che in Croazia si diventa estetiste dopo quattro anni di studio e si ha l’abilitazione dopo tre di lavoro e un esame, esiste però un sommerso in “nero” tre volte maggiore che in Italia.

Cristina Salvato

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