Le felpe per Simone raccolgono 4 mila euro: «Simbolo di generosità»

I capi di abbigliamento sono dedicati al 22enne di Galliera Veneta morto per una caduta accidentale dal tetto per recuperare un pallone. Già 416 persone hanno deciso di acquistarli

Silvia Bergamin
Il gruppo di amici che ha lanciato l’iniziativa delle felpe e a fianco Simone Bonaldo, morto a 22 anni
Il gruppo di amici che ha lanciato l’iniziativa delle felpe e a fianco Simone Bonaldo, morto a 22 anni

Il progetto nato in memoria di Simone Bonato ha già raccolto un risultato straordinario: 416 felpe vendute, per un totale di 4.160 euro devoluti interamente in beneficenza.

A beneficiare di questa generosità sono state realtà vicine al cuore di Simone: la Pediatria di Padova, per migliorare le strutture dedicate ai piccoli pazienti; l’associazione Il Colore Viola di Rossano Veneto, che sostiene ragazzi con disabilità; il liceo artistico Fanoli di Cittadella, dove Simone aveva studiato e che ora proseguirà il suo spirito creativo attraverso un progetto dedicato alla creatività.

Caduto dal tetto per recuperare il pallone, muore dopo 18 giorni a 22 anni
Simone Bonato aveva 22 anni

E proprio il Fanoli renderà omaggio a Simone a giugno, durante la “Settimana dell’arte”, che sarà interamente dedicata a lui. Un momento speciale per gli studenti e la comunità, che potranno riflettere su come la creatività possa trasformare il dolore in speranza. Un simbolo dell’infinito è al centro di questa iniziativa, racchiudendo il ricordo di una vita interrotta troppo presto ma ancora capace di generare energia. Questo simbolo è un messaggio universale di memoria e solidarietà, tratto dal segno grafico che Simone stesso aveva creato, una “S” trasformata in infinito, oggi impressa sulle felpe che continuano a raccontare la sua storia.

Simone Bonato, giovane di Galliera Veneta, scomparso a soli 22 anni, era un ragazzo pieno di talento, generosità e vitalità. Diplomato in grafica pubblicitaria, lavorava con il padre nel settore dei serramenti, ma il suo spirito creativo e la sua energia lo rendevano speciale per chiunque lo conoscesse. Dopo la tragica morte, avvenuta a seguito di una caduta accidentale, Simone ha donato speranza a sei persone grazie alla donazione dei suoi organi.

Tuttavia, il suo dono più grande è continuato attraverso il progetto nato dall’amore della madre, Fanny Brotto, che ha voluto trasformare il dolore in azione concreta. L’idea di realizzare le felpe è nata spontaneamente: gli amici di Simone, durante il funerale, avevano indossato una maglietta con il simbolo dell’infinito come segno di affetto. Di fronte all’emozione e alla partecipazione di così tante persone, Fanny ha deciso di dare a quel gesto un respiro più ampio. Insieme a Federica Miotto, madre di un altro giovane scomparso, e grazie alla sua esperienza nel settore dell’abbigliamento, ha dato vita a un progetto che unisce memoria e solidarietà. «Simone è energia e non morirà mai», spiega Fanny, «ogni felpa porta con sé un messaggio di forza e speranza». 

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