Le giostre tornano in Prato dopo 25 anni

Dopo 25 anni, le giostre della Fiera del Santo tornano in Prato della Valle. La decisione è stata presa dopo l’incontro, che ha messo intorno allo stesso tavolo i tecnici del Comune e i rappresentanti delle categorie degli ambulanti, riuniti, come ogni anno per l’organizzazione della lunga Festa del Santo edizione 2017, prevista da metà maggio a metà giugno. A differenza degli ultimi anni, causa i lavoro in piazza Rabin le giostre saranno spostati nello spazio compreso tra l’incrocio con via Luca Belludi e il lobo di Santa Giustina.
Per questo motivo, per un mese, i 20 banchi di frutta e verdura, che, attualmente, sono aperti ogni giorno sul lato nord di Prato della Valle, dovrebbero essere spostati o in corso Vittorio Emanuele oppure in via Umberto I. Coinvolti nello spostamento anche 11 fiorai, che, al mercato settimanale del sabato, aprono i banchi nello spazio davanti il passaggio pedonale dell’ex Foro Boario. «Già oggi i fruttivendoli sono penalizzati perché in Prato non c’è più il flusso di persone come una volta», spiega Ilario Sattin, presidente di Fiva-Ascom. «Premesso che noi ambulanti del Pra’ non abbiamo niente da dire contro i titolari delle giostre, che, naturalmente, hanno il pieno diritto di lavorare durante il periodo della Fiera del Santo, non riteniamo giusto spostare, per un mese, sia i fruttivendoli che i fioristi in altri siti limitrofi. Già oggi i clienti sono pochi. Figuriamoci in quale situazione economica potrebbero trovarsi i nostri colleghi se i loro clienti abituali non dovessero più trovarli nelle piazzole attuali. Comunque non abbiamo dimostrato una chiusura totale alla proposta del Comune visto che il problema, effettivamente esiste, ma nel prossimo incontro, dobbiamo cercare di trovare una nuova soluzione, che possa conciliare sia le esigenze dei giostrai che quelle degli ambulanti».
Tra i fruttivendoli più arrabbiati c’è Achille Capuzzo. «Lo spostamento, anche se limitato a un determinato periodo di tempo, non ci sta bene», rimarca. «Già facciamo fatica a tirare avanti dopo che, ai tempi del caposettore Carla Franck, una parte del mercato di Piazza delle Erbe è stata trasferita in Prato. Essere costretti ad aprire altrove ci farebbe perdere altra clientela». Durante l’incontro tra gli ambulanti ed il Comune si è anche parlato della soppressione del mercato settimanale in Pra’ prevista per sabato 13 maggio, giornata in cui intorno all’Isola Memmia si dovrebbe tenere un raduno internazionale dei giovani a livello europeo. Anche in questo caso i rappresentanti delle categorie hanno chiesto rispetto per il proprio lavoro.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova