“Le Iene” nei guai per diffamazione verso il cardiochirurgo di Padova

PADOVA. Rischiano il processo per diffamazione aggravata un inviato della trasmissione Mediaset “Le Iene”, Alessandro De Giuseppe, 49enne di Brugherio, la delegata al controllo della trasmissione Laura Casarotto, 50 anni di Milano, e il rodigino Andrea Ferrari, 44enne di Stienta, papà del piccolo Erik, protagonista di un servizio trasmesso il 12 dicembre 2017 e finito sotto accusa.
A denunciarli il cardiochirurgo padovano Massimo Padalino, accusato dal papà del piccolo – intervistato dalle Iene – di aver usato come “cavia” il bambino per realizzare un intervento con modalità e materiali sperimentali, addirittura “estorcendo” il consenso informato ai genitori.
E, come se non bastasse, facendo male il proprio lavoro. Più di uno sfogo di un genitore sofferente: l’uomo aveva aperto una pagina Facebook intitolata “Giustizia per Erik” rivolgendosi al medico in modo pubblico e accusandolo di comportamenti gravissimi con un linguaggio crudo e diretto.
Il bambino era nato nel 2010 con una grave cardiopatia congenita: tanti gli interventi subiti mentre, anche oggi, vive dentro e fuori dagli ospedali. A Padova era stato trattato nella Cardiochirurgia pediatrica ma purtroppo le cose non erano andate per il meglio.
Del resto la scienza medica ha i suoi limiti e i miracoli non esistono. Da una parte ci sono i genitori con il loro carico di dolore, dall’altro i medici con tanto impegno e lavoro. A volte, quando le speranze cadono, non sempre si accettano le situazioni.
Sta di fatto che il papà aveva aperto quella pagina su Facebook e «Le Iene» hanno realizzato un servizio registrando il suo dramma espresso con parole anche forti. Forse troppo forti per il medico che, ogni giorno, si trova a lavorare con piccoli pazienti a volte al limite tra vita e morte.
Il dottor Padalino ha presentato una denuncia. E il pm Sergio Dini, ritenendo che ci sia l’ipotesi della diffamazione, ha chiuso l’indagine, atto preliminare alla richiesta di un processo.
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