Odissea per la cittadinanza, la denuncia di una madre: «La Prefettura non risponde mai»

“Dillo al Mattino" è la rubrica del nostro giornale dedicata a segnalazioni e storie dei lettori. Ogni lunedì spazio a disservizi, anomalie e problemi del territorio con risposte dalle istituzioni

La Prefettura di Padova
La Prefettura di Padova

Il Mattino di Padova vuole essere vicino al territorio, dare voce alla comunità e schierarsi con i lettori. Ogni lunedì, tramite lettere@mattinopadova.it, potrete segnalarci disservizi, anomalie e problemi in città o provincia.

Abbiamo già ricevuto tante segnalazioni e da oggi le pubblicheremo, cercando risposte dalle istituzioni. Vogliamo anche valorizzare il lavoro silenzioso delle associazioni di volontariato, dando loro spazio in questa rubrica.

Se avete qualcosa da dire, “Dite al mattino” e aiutateci a rafforzare il legame con voi lettori.

La lettera

Buongiorno,

Vi chiedo gentilmente di leggere la mia mail e mettere da parte il vostro orientamento politico piuttosto che le vostre idee sugli stranieri. Vi racconto la mia situazione, e cercherò di essere breve e sintetica. Sono una cittadina extracomunitaria, residente regolarmente in Italia da 22 anni, spostata con un cittadino italiano da 15 anni e abbiamo un figlio italiano. Nel Marzo 2022 ho deciso di fare la richiesta di cittadinanza perché ho altri due figli nati in Italia ma che non hanno la cittadinanza. Due anni dopo, nell’aprile 2024, il mio primo figlio maggiore compiva 18 anni, ho telefonato al Ministero dell’Interno a Roma e mi hanno consigliato di chiamare la Prefettura di Padova e mi hanno assicurato che in questi casi la pratica viene velocizzata, soprattutto perché sono già passati quasi 2 anni dalla richiesta di cittadinanza. Ho cercato subito di contattare la nostra Prefettura dopo una marea di telefonate e finalmente ho ottenuto una risposta. Ma non quella che mi aspettavo: «Siamo pieni di richieste e non c’è personale. Bisogna pazientare». Ho anche chiesto se posso prendere un appuntamento con il prefetto, ma ovviamente no è stato possibile.

Poi ovviamente tra stranieri ci si parla e ho saputo che alcune persone hanno già avuto la cittadinanza con una richiesta fatta dopo la mia, ma pagando un avvocato. In effetti qualcuno mi aveva avvisato: «Non c’entrano tempi ed esigenze, se hai soldi vai a fare la pratica con un avvocato...».

Con tantissima delusione, sono tornata a casa, ho aspettato il 18esimo compleanno di mio figlio e abbiamo fatto la richiesta di cittadinanza tramite il Comune. In meno di due mesi l’abbiamo ottenuta. Ma ho speso ulteriori 270 euro.

Ora sono passati ben 40 mesi della mia richiesta. Le nuove procedure della nostra Prefettura sono: niente telefonate e niente appuntamenti, devi solo scrivere e-mail. Ho scritto 30 mail, se non di più, ma nessuno risponde. Nessuno.

Ho scritto nuovamente perché il mio secondo figlio compie 18 anni a febbraio 2026: volevo risparmiare 270 euro, ma nessuno risponde. Sono andata di persona in Prefettura, ma non mi hanno neppure fatto entrare, al telefono dicono che bisogna mandare una mail. Io scrivo decine di mail, ma nessun segno di vita.

Vi ho contatto perché mi è stato consigliato da diversi persone – anche tra colore che lavorano in Prefettura – che anche loro si lamentano del mal funzionamento del servizio, perché anche a loro dispiace vedere gente tutti i giorni che si reca in Prefettura senza aver risposte.

Quello che mi domando è semplice: perché chiedono di essere contattati tramite mail se non rispondono? Dov’è il prefetto? È a conoscenza di questo disservizio?

Io penso che c’e una grande mancanza di rispetto al cittadino. Siamo a Padova, una città che offre ottimi servizi ai cittadini, come tutto il Veneto in generale.

Ecco, spero di non essere stata lunga e noiosa, come la nostra Prefettura...

Lettera firmata

 

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Della segnalazione della nostra lettrice è stata informata la Prefettura di Padova.

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