Le notti più fredde dell’inverno: «Ecco come aiutiamo i senza tetto»

Ogni notte l’associazione “Medici in strada” aiuta una trentina di senza fissa dimora in stazione. «Alcune notti si arriva anche a 60»

“Da gennaio in particolare i volontari dell’associazione sono attivi più sere alla settimana nella zona della stazione e si occupano di circa 30 senza dimora. Il numero delle persone aiutate dipende dalle serate: una sera sono stati distribuiti indumenti caldi a 60 persone”, è il bilancio dell’associazione “Medici in strada” che sta mettendo in campo tutte le sue energie e risorse per portare aiuto ai senza fissa dimora visto il freddo che ormai da settimane attanaglia le notti padovane.

Distribuiti aiuti e indumenti. Per combattere il freddo intenso i volontari hanno distribuito: bevande e pasti caldi; sacchi a pelo ad alta tenuta termica grazie anche alla collaborazione con il progetto Rotary in strada-Padova est, l'associazione Volontari per l'Ordine Teutonico e l'associazione Gioca con il cuore; indumenti caldi arrivati a Medici in strada grazie a un sollecito alle varie associazioni di volontariato e a un passa parola tra amici e conoscenti, hanno donato anche attività commerciali private. La risposta è stata immediata e generosa da Padova città e dalla Provincia.

In camper o in ambulanza. A bordo del camper o con l’ambulanza di Medici in strada i volontari - sanitari e non - hanno portato e stanno portando conforto a chi è sulla strada. I medici, quando ne vedono la necessità, forniscono le prime cure o scelgono di ricoverare la persona che stanno aiutando: «Si arriva alla stazione con il camper e qui troviamo un gruppetto di senza dimora con cui si parla - racconta il dottor Antonio Borghero, volontario di Medici in strada che aiuta insieme a Nicoletta sua moglie e collaboratrice - Sono quasi tutti uomini e se hanno bisogno di vestiti ne abbiamo sempre una piccola riserva nel camper. Sera dopo sera si crea una rete di solidarietà, fondamentale perché non dobbiamo dare risposta solo ai bisogni concreti. Insieme si discutere di tutto, ci raccontano la loro storia. Con alcuni è più difficile, ma nella stragrande maggioranza dei casi incontriamo persone tranquille. Io ho ricevuto molto dalla professione e dalla vita e sento come un dovere fare qualcosa per chi nella vita ha avuto meno. Per noi è un bisogno primario».

Adesso è emergenza freddo. Il presidente di Medici in strada, Carmelo Lo Bello, è presente a ogni uscita dei volontari e commenta: «Durante questi mesi di “emergenza freddo” la nostra attività si è intensificata e usciamo alcune sere la settimana mentre in condizioni meno difficili lo facciamo una volta la settimana. Ad oggi, siamo riusciti a far sì che tutte le persone avvicinate abbiano un posto letto al caldo, tranne una che vuole dormire all’aperto. Questa attività la portiamo avanti sempre in rete con le altre associazioni che si occupano dei senza dimora e dell’emergenza freddo, in dialogo con l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Padova. Noi puntiamo sempre sul lavoro di squadra perché per la nostra associazione è un valore importante».

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