Le ossa di Albarella non sono di Isabella La mandibola appartiene a un uomo

Nessuna fine per il mistero di Isabella Noventa, nessuna verità per il suo corpo che non si trova. Un mese dopo l’ebbrezza estiva che ha cullato il giallo del ritrovamento delle spoglie umane sulla spiaggia di Albarella, il laboratorio ha emesso la sua sentenza: le ossa trovate non sono sue. L’unico reperto umano, la mandibola, è riconducibile a un individuo di sesso maschile.
il responso
Il medico legale Lorenzo Martinelli, dell’università di Ferrara, si è avvalso di due consulenti: un antropologo forense e un genetista. Il primo quesito doveva chiarire se si tratta di spoglie umane o animali. I resti recuperati in mezzo alla sabbia sono tutti di origine animale, tranne la mandibola. Le analisi condotte fino a questo momento stabiliscono che quella mascella appartiene a un uomo, probabilmente sulla quarantina, morto qualche anno prima di Isabella. Tuttavia, per la datazione precisa è ancora presto. L’ultimo passaggio sarà estrarre il Dna dai denti e decidere con chi eseguire la comparazione.
i ritrovamenti
Fra il 20 e il 29 agosto, nella spiaggia libera dell’isola di Albarella, sono stati registrati quattro ritrovamenti. Il primo giorno una mandibola con due denti, poi un frammento di 12 centimetri che sembrerebbe una parte di bacino, giovedì 29 un pezzo di costola di 17 centimetri e un frammento irregolare di circa 9 centimetri che poteva sembrare parte di un femore. Furono i turisti in villeggiatura nell’isola privata in provincia di Rovigo a dare l’allarme e, soprattutto, a dare vita al giallo estivo che ha tenuto molti con il fiato sospeso fino a ieri mattina.
l’ipotesi
La procura di Padova aveva chiesto infatti a quella di Rovigo di verificare se c’era corrispondenza con il Dna di Isabella, scomparsa la notte tra il 15 ed il 16 gennaio del 2016. In carcere, condannati per l’omicidio Noventa, ci sono tre persone: i fratelli Freddy e Debora Sorgato (30 anni da scontare) e Manuela Cacco (condannata a 16 anni).
Il corpo di Isabella, secondo il racconto di Freddy Sorgato, era stato gettato nelle acque del fiume Brenta che sfocia a qualche chilometro di distanza dalle coste rodigine in cui sono stati fatti i ritrovamenti. È per questo motivo che correva l’obbligo di indagare se quelle spoglie appartenevano a Isabella.
la suggestione
La Scientifica, tre anni fa, nel corso delle perquisizioni nella villa di Sorgato, estrapolò il Dna di Isabella. Con quel campione sarebbe stata fatta la comparazione dei resti trovati sulla spiaggia. Esame che però non è più necessario, nel momento in cui il medico legale ha stabilito che la mandibola appartiene a un individuo di sesso maschile.
Paolo Noventa, fratello di Isabella, non ha creduto neanche per un attimo al fatto che potessero essere le spoglie della sorella. —
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