Le tele dell’astrattista Finzi tra quelle più quotate
Quadri di pittori contemporanei, cresciuti a Venezia. Spiccano le opere di Ennio Finzi, Luigi Candiani e Gustavo Boldrini tra quelle sequestrate nel deposito del pensionato a Mestre. Finzi è considerato uno dei maggiori astrattisti viventi; ha cominciato ad esporre nel 1949 alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dove nel 1956 ha tenuto la sua prima personale; un'antologica gli venne dedicata anche nel 2011 proprio a Villa Contarini a Piazzola. Insegnante all'Accademia, ha partecipato nel 1959 e nel 1999 alla VIII e XIII Quadriennale di Roma e nel 1986 alla XLII Biennale. Candiani è un pittore mestrino morto nel 1963; i suoi lavori riguardano soprattutto paesaggi, specialmente veneti (Laguna e Veneziano, ma anche Trevigiano, Padovano e Vicentino) con richiami agli impressionisti. Caratteristica comune dei suoi dipinti - ingrigiti negli ultimi anni della sua carriera - erano le strutture portanti in rosa e azzurro.
A Candiani è dedicata una piazza di Mestre. Boldrini, scomparso nel 1987, ha cercato di rappresentare gli orrori della guerra e la necessità della nascita di un nuovo mondo. Opere a volte prive di colore, soprattutto quelle degli anni '50, che esprimono la fatica e l'anima dell'Italia che prova a ricostruirsi. Una pittura sintetica, che racconta con pochi tratti di pennello l'angoscia del vivere. Gli sono state dedicate numerose mostre. (s.b.)
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