Legati e imbavagliati dai tre rapinatori Serata di terrore all’hotel Antoniano

Quattro ostaggi immobilizzati per mezz’ora dai banditi che, non trovando la cassaforte, si sono dileguati con 200 euro
ZUPO-FOTOPIRAN-MONTEGROTTO-MARIAROSA BERNARDI
ZUPO-FOTOPIRAN-MONTEGROTTO-MARIAROSA BERNARDI



In quattro, tra cui la titolare dell’albergo, Mariarosa Bernardi, legati, imbavagliati e presi in ostaggio per quasi mezz’ora dai rapinatori in azione l’altra sera all’Hotel Antoniano di via Fasolo, a Montegrotto Terme.

Momenti di terrore con protagonisti tre rapinatori, incappucciati, entrati con due valige piene di attrezzi da scasso. Il tutto si è risolto per il meglio, senza feriti, e con un bottino magro per i tre malviventi che puntavano la cassaforte, risultata vuota.

L’IRRUZIONE

Erano circa le 20.50 di lunedì sera, quando tre uomini incappucciati, vestiti di nero, hanno fatto irruzione all’interno dell’Hotel Antoniano, un albergo a 4 stelle di Montegrotto situato nell’omonimo quartiere, nella periferia sampietrina. L’hotel era chiuso da otto giorni per bassa stagionalità.

Mentre uno dei rapinatori faceva da palo, gli altri due hanno puntato il custode che stava girando nella zona soggiorno: gli hanno legato polsi e piedi con delle fascette stringicavi e l’hanno zittito con del nastro isolante alla bocca. Nemmeno il tempo di muoversi e di chiedere al custode (un 64enne residente nel Veneziano, dove fosse la cassaforte) che in hotel sono entrate la titolare, Mariarosa Bernardi (67 anni) e una sua amica, una 57enne della zona termale.

Anche loro sono state bloccate dai rapinatori, che non parevano armati, legate e imbavagliate nei pressi del bancone della reception.

«Dov’è la cassaforte?» hanno intimato più volte i rapinatori, disturbati poi dall’arrivo di un ragazzo di 37 anni, residente nella Bassa Padovana, giunto all’Antoniano per un corso di nuoto, con altre 25 persone. Anche il ragazzo è stato legato e imbavagliato con il nastro isolante.

RICERCA AFFANNOSA

I rapinatori a quel punto hanno rovistato nei cassetti degli uffici situati sul retro del bancone della reception, senza trovare nulla di interessante. Puntavano, come detto alla cassaforte, o alle camere, tanto che erano giunti con due borsoni, appoggiati all’ingresso della scalinata che porta alle camere, con dentro attrezzi da scasso quali flessibile, una mazza pesante e dei cacciaviti. Si sono dovuti accontentare, si fa per dire, di circa 200 euro in contanti, presenti all’interno dei portafogli messo nelle borse delle due donne. Verso le 21. 15 i malviventi se ne sono andata a gambe levate dalla porta principale d’ingresso, da dove erano entrati, disturbati dai corsisti in uscita dalla piscina per fare rientro a casa.

MOMENTI DI TERRORE

«È andata bene che l’hotel era chiuso e che non ci sia successo niente», ha raccontato ieri, ancora sconvolta, la titolare Mariarosa Bernardi. «Fortunatamente non erano armati e anzi, viene quasi da dire, sono stati gentili, dato che non hanno usato maniere forti. I due malviventi che ci hanno avvicinato hanno chiesto più volte di aprire la cassaforte. Uno aveva un accento italiano, l’altro probabilmente dell’Est Europa. Il terzo, che ha visto solamente il custode dalla zona soggiorno, non ne ho idea, dato che faceva solo da palo. Ricordo che avevano il passamontagna e che erano vestiti di nero. Non ci hanno aggrediti. Hanno rovistato nei cassetti e nelle borse e poi se ne sono andati». «Siamo stati noi a liberarci da soli» ha proseguito la Bernardi. «Abbiamo mantenuto sempre la calma, ma certo che oggi a ripensarci a quanto successo vengono i brividi. È da 51 anni che la nostra famiglia gestisce questo hotel e non ci era mai successo nulla». Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri di Montegrotto. I militari, guidati dal maggiore Marco Turrini, stanno setacciando la zona e visionando le telecamere di videosorveglianza per scovare i rapinatori. —

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