Legittima difesa, sul caso Onichini il procuratore in appello chiede l'assoluzione

VENEZIA. "Va dichiarato il non doversi procedere per il reato di lesioni colpose (per aver agito in stato di eccesso colposo di legittima difesa) perché manca la querela. E va pronunciata l'assoluzione per il sequestro di persona".
Ecco la richiesta del procuratore generale Giancarlo Buonocore davanti alla seconda sezione della corte d'Appello di venezia nei confronti di walter onichini il commerciante di carni di legnaro che, la notte fra il 21 e 22 luglio 2013 sparò e ferì gravemente il ladro albanese Elson Ndreca, poi caricato in auto e scaricato sul ciglio di una strada.
Nessun tentato omicidio:il procuratore ha riqualificato il reato originariamente contestato, rileggendo quanto accadde quella notte. E criticando le motivazioni della sentenza del tribunale di Padova che aveva bollato Onichini come un assassino e lo aveva condannato a 4 anni e 11 mesi.
Il ladro si era costituito parte civile e anche in appello ha reclamato un risarcimento di 325 mila euro, "Una somma pari 40 anni di reddito di cittadinanza" ha osservato il procuratore Buonocore, sottolineando l'inattendibilità di Elson Ndreca che non ha mai fatto il nome dei complici e che, dopo la condanna per quell'assalto, è tornato in patria per sfuggire al carcere.
Buonocore ha di fatto già attenuato la posizione di Onichini senza il bisogno di attendere la pubblicazione della nuova legge sulla legittima difesa. La sentenza è attesa per il 12 giugno.
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