«Lepri Gallerano, rimozione inaudita»
Arrivato il 10 agosto da Padova, il prefetto Michele Lepri di Gallerano è stato trasferito da Venezia a Palermo come commissario dello Stato per la Regione Sicilia. Motivo del suo avvicendamento la non gradita modalità di trasferimento di un campo nomadi

Arrivato il 10 agosto da Padova, è stato trasferito da Venezia a Palermo come commissario dello Stato per la Regione Sicilia: il prefetto Michele Lepri di Gallerano (64 anni napoletano) verrà sostituito da Luciana Lamorgese. “Rimozione” con polemiche. Non solo a Venezia.
Senatore Saia, ha saputo del trasferimento del prefetto Lepri Gallerano?
«Mi pare proprio che si inserisca nella giornata politica che sancisce in Veneto un governatore leghista. E’ una rimozione inaudita, incomprensibile. Sono sconcertato e molto preoccupato».
Perché?
«O c’è sotto qualcosa. E allora va reso esplicito. Ma se il motivo del trasferimento a Palermo è la non gradita modalità di trasferimento di un campo nomadi, è allucinante. Dopo 4 mesi, non è normale avvicendamento: suona come una punizione, camuffata da promozione».
Una ritorsione leghista con un prefetto del Sud?
«A Venezia arriva la dottoressa Luciana Lamorgese che dal cognome mi sembra proprio bolzanina... Non scherziamo, per carità».
Qual è il punto?
«Il prefetto non è un segretario di partito, rappresenta il governo come istituzione. E il moderno prefetto esce dal palazzo. E sta in mezzo ai sindaci e ai loro problemi: la sicurezza piuttosto che la crisi occupazionale. A Padova e Venezia, Lepri Gallerano ha dimostrato di sapersi rimboccare le maniche».
Il ministro Maroni lo ha spedito in Sicilia...
«Ai nuovi campioni della sicurezza urbana mi permetto un appunto, visto che sono decenni che me ne occupo. Lepri con molto coraggio già negli anni ’90 firmava al Viminale i primi protocolli sulla formazione delle polizie locali da parte dei reparti mobili della Polizia di Stato. Oggi al ministero ci sono i primi nemici dell’ampliamento dei poteri ai sindaci».
Insomma, Saia d’accordo con Galan e Cacciari?
«Coincidenza vuole che sia così».
Adesso che farà?
«Lunedì a Roma cercherò di capire. Ma sono pronto a firmare un’interrogazione urgente per avere la risposta ufficiale del governo».
Scusi senatore, ma si è dimenticato la vicenda delle case assegnate agli occupanti del Portello?
«Se il prefetto Lepri avesse trovato al tavolo del Cosp un sindaco come me, sarebbe andata diversamente. Ma non è stata una decisione del prefetto. Anzi, ha dovuto “parare” le responsabilità che sono in capo alla giunta Zanonato. E in questa vicenda non è estranea nemmeno l’Ater».
(e.m.)
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