L’ex rettore Zaccaria «Ecco perché saltò il primo concorso»

Nuova udienza ieri in tribunale del processo che vede sul banco degli imputati il professor Franco Bassetto, trevigiano residente in città, ordinario di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva nell’Università di Padova, il dentista vicentino Diego Cappellina con il figlio Cesare. Chiamato come testimone dalla difesa l’ex rettore del Bo Giuseppe Zaccaria, che ha ricostruito i motivi per cui, nel 2013, annullò il primo concorso per l’assegnazione dei posti nella scuola di specializzazione di Chirurgia plastica.
Nel primo concorso, infatti - la cui commissione esaminatrice era presieduta dal professor Bassetto - Cesare Cappellina non aveva ottenuto un punteggio sufficiente per guadagnarsi il posto. Situazione che fu ribaltata quando il concorso venne rifatto qualche mese più tardi, dopo che l’ateneo annullò la prima prova di ammissione. Un cambio di graduatoria che costò invece il posto in specialità, che aveva ottenuto con la prima prova annullata, al medico Gianluigi Lago, che si è costituito parte civile. L’accusa (pm Sergio Dini) per Bassetto (difensore Paolo Vicentini) e Cappellina padre e figlio (assistiti dall’avvocato Cristina Zappia) è di abuso d’ufficio: il giovane medico avrebbe ottenuto il posto nella specialità finanziato con il contributo di 128 mila euro pagati dalla società “Mair Research” amministrata da un imprenditore amico del padre.
Ieri in aula l’allora rettore Giuseppe Zaccaria ha ricostruito le motivazioni che portarono all’annullamento del primo concorso. Il professore ha citato tre ordini di motivi: il primo era riferito alle valutazioni sulle tesi dei candidati per le quali non risultava sufficientemente precisato cosa si intendesse per tesi a carattere clinico. Allo stesso modo non risultavano sufficientemente formulate le valutazioni in merito alle pubblicazioni dei candidati. Terzo rilievo ricordato da Zaccaria, il fatto che un membro della commissione fu sostituito dal professor Bassetto con un supplente senza preventiva informazione all’ufficio Formazione del Bo. Il docente che prima risultava assente e poi presente, dopo un ritardo di 40 minuti, determinò la nullità della riunione che aveva lo scopo di fissare i criteri del concorso. A cascata questo determinò l’annullamento della selezione. Nel corso di una precedente udienza, lo scorso febbraio, vennero ricordati i frequenti contatti telefonici tra Bassetto e il dentista vicentino, titolare nel capoluogo berico di un ambulatorio di chirurgia plastica. Allora fu ascoltato anche Lago, costituito parte civile, arrivato secondo e poi retrocesso in graduatoria. —
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